Ignazio Ingrao, Panorama, 21 maggio 2009, 21 maggio 2009
Non più solo cartoni animati e film per famiglie: nelle 1.000 sale parrocchiali (ribattezzate «sale della comunità») è in atto una rivoluzione
Non più solo cartoni animati e film per famiglie: nelle 1.000 sale parrocchiali (ribattezzate «sale della comunità») è in atto una rivoluzione. La Commissione nazionale valutazione film presieduta da monsignor Dario Viganò ha rivisto i criteri di giudizio per le opere da proiettare, dando via libera a pellicole che parlano di eutanasia, omosessualità, crisi della fede, come In memoria di me, Million dollar baby, Brokeback Mountain, Diverso da chi?. Con una media di 4 milioni di spettatori l’anno e un incasso complessivo di 20 milioni di euro le sale parrocchiali sono una realtà significativa anche economicamente. E mentre festeggiano i 60 anni dell’Acec, la loro associazione, investono sul futuro: in 80 sale è avviata la prima sperimentazione del cinema digitale in Italia, con trasmissione via satellite.