Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Bossetti, il muratore in proprio, il presunto assassino di Yara, sta chiuso in via Gleno, sede del carcere di Bergamo. Lo tengono isolato, perché i detenuti non perdonano quelli che ammazzano bambini, e in cella si eseguono le sentenze senza aspettare i processi. Gli inquirenti, per ora, lo lasciano stare: a 48 ore dal fermo, le carte devono arrivare al giudice per l’indagine preliminare che ha a sua volta altre 48 ore di tempo per interrogare il sospettato e confermare l’arresto. Bossetti è difeso dall’avvocato Silvia Gazzetti, che ha rilasciato questa dichiarazione: «Ho sempre mantenuto il massimo riserbo. E intendo mantenerlo fino a che non ci saranno notizie certe confermate negli atti della procura. Il mio cliente si è avvalso della facoltà di non rispondere. È stata una sua libera scelta. Al momento dell’interrogatorio, nonostante le circostanze, era sereno. L’interrogatorio si è svolto in un clima di tranquillità». Sono in corso tragedie, invece, in altre due case. La prima è quella di Mapello in cui vive la famiglia dello stesso Bossetti. La moglie Marita Comi è stata informata di quello che avrebbe fatto il marito lunedì pomeriggio. Le sono arrivate in casa cinque gazzelle dei carabinieri. Mentre i militari, dentro, sequestravano scarpe, vestiti, computer, lei, vestita di rosa, è uscita sul balcone a singhiozzare. Ha tre figli, che deve difendere da quello che è successo. Il primo, il maschio, di 13 anni, ha preso la cresima domenica scorsa. Le altre due sono bambine di otto e dieci anni. La seconda casa precipitata nello sconforto è quella di Ester Vernuffi, 67 anni, la madre di Bossetti. Abita a Terno d’Isola, s’è chiusa in casa anche lei con due donne che sono venute a confortarla. I cronisti l’hanno sentita al citofono mentre diceva: «Poteva succedere a un nostro conoscente, invece è successo a noi. Se è stato lui, deve pagare». In casa con lei c’è anche il marito Giovanni, molto malato. Questo marito sapeva del tradimento di 45 anni fa? E che i primi due figli, i gemelli Massimo Giuseppe e Laura, non erano suoi? Ester dice di aver sempre creduto che i figli fossero del marito. Lo stesso Bossetti sembrava non sapere la storia del suo vero padre.
• Che dice la gente?I cronisti girano per i paesi della Bergamasca dove il caso ha fatto tappa e, essendo i protagonisti della tragedia tutti chiusi in casa, interrogano i passanti o gli avventori dei bar. Come vediamo dalla tv, hanno tutti imparato a stare zitti, a non fare commenti. Il parroco che è andato a trovare Ester ha ricordato la grande sofferenza delle persone e invitato a pregare. Un’altra ha detto: «È tempo del silenzio».
• Resto col dubbio. È sicuro che l’assassino sia proprio lui?
Il questore Fortunato Finolli dice che il caso non è chiuso, aggiunge che bisogna vedere se Bossetti ha agito da solo. Il procuratore generale di Brescia, Pier Luigi Maria Dell’Osso, ha sostenuto invece: «La situazione ci fa dire che il caso è praticamente chiuso». Il colonnello dei carabinieri Antonio Bandiera ha tenuto una conferenza stampa, anche lui con l’aria che su Bossetti non possano a questo punto esserci dubbi. Ha ricordato che in questi tre anni e passa di indagini hanno strettamente collaborato vari reparti d’eccellenza dei militi e la polizia di Stato, fatto che lo ha spinto a dire: «È un successo dell’Italia come sistema Paese». La svolta è avvenuta venerdì scorso, con il doppio tampone su Ester che ha dato la sicurezza intorno alla madre di Ignoto 1.Domenica, gli agenti hanno poi fermato Bossetti alla guida della sua auto (gli è stata sequestrata sia la Volvo che il furgone bianco con cui lavorava) e gli hanno fatto la prova dell’etilometro. Lì hanno avuto la conferma che Ignoto 1 era lui.
• Che cosa si sa delle modalità dell’omicidio?
Il pm Letizia Ruggeri ha contestato a Bossetti non solo l’omicidio, ma anche la crudeltà. «Tre colpi al capo con plurime coltellate in diverse regioni del corpo». L’ha seviziata e abbandonata «agonizzante in un campo isolato, cagionandone la morte».
• Il fatto che Bossetti se ne stia zitto, che cosa fa pensare?
Che è colpevole. Se lo immagina un innocente tirato dentro un orrore simile? Griderebbe con tutte le sue forze.
• Che giudizio diamo del ministro Alfano e delle dichiarazioni trionfalistiche di lunedì pomeriggio?
Imbarazzante. Ha tentato di mettere il cappello su un successo di cui non porta alcun merito. Il procuratore Francesco Dettori lo ha attaccato: «Era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo. Questo anche a tutela dell’indagato in relazione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza». Alfano, nel suo primo tweet, tra l’altro, aveva parlato senz’altro di Bossetti come dell’«assassino di Yara Gambirasio».
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