Andrea Montanari, MilanoFinanza 18/6/2014, 18 giugno 2014
ANCHE GOOGLE PER LA PRIMA VOLTA STECCA IN ITALIA
Anche i ricchi piangono. Per la prima volta nella storia recente i ricavi e i profitti di Google Italy sono in calo, passando dai 52,2 milioni del 2012 ai 49,1 milioni del 2013 (-6,05%), mentre l’utile è sceso da 2,57 a 1,86 milioni. Una goccia nel mare dei ricavi mondiali del colosso di Mountain View (15,7 miliardi di dollari alla fine dello scorso anno) e, almeno dal punto di vista del fatturato, un dato nettamente inferiore agli 800 milioni di raccolta pubblicitaria che gli operatori di mercato accreditano per la branch italiana sul mercato dell’advertising locale.
A pesare sui minori introiti di Google Italy, che di fatto presta solo servizi di natura commerciale nei confronti della consorella irlandese (scesi da 49,8 a 47,6 milioni anno su anno) e della casa madre statunitense (calati da 2,43 a 1,46 milioni), è stata «la flessione dei costi di produzione e in particolare dei costi per servizi (amministrativi, di consulenza e di marketing) che incidono sulla remunerazione per i servizi prestati» alle altre società del gruppo, si legge nella relazione di bilancio consultata da MF-Milano Finanza. Mentre sono aumentate le spese della branch italiana soprattutto per l’incremento del personale (13 assunzioni effettuate l’anno scorso per un totale superiore alle 150 unità) che ha inciso sulla voce salari e stipendi, salita da 17,5 a 20 milioni. Ciò ha portato a un calo dell’ebit sceso a 3,66 milioni (-6,5%) e dell’utile netto diminuito a 1,86 milioni (-27,48%). Resta infine sempre il nodo delle tasse versate nella casse del Fisco italiano che ogni anno provoca reazioni nel mondo politico per il differente trattamento erariale: solo 1,8 milioni in linea con le imposte pagate nel 2012. Nel frattempo il country director per l’Italia, Fabio Vaccarono, sta gestendo il trasferimento della società nei nuovi uffici milanesi di Via Confalonieri, nel quartiere Isola a ridosso del Bosco Verticale a Milano.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 18/6/2014