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 2012  dicembre 09 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Mario Monti
Il Ministro degli Interni è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Sant’Agata
Il Ministro della Giustizia è Paola Severino
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Vittorio Grilli
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Francesco Profumo
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Elsa Fornero
Il Ministro della Difesa è Giampaolo Di Paola
Il Ministro dello Sviluppo economico è Corrado Passera
Il Ministro delle Politiche agricole è Mario Catania
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Corrado Passera
Il Ministro della Salute è Renato Balduzzi
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Lorenzo Ornaghi
Il Ministro dell’ Ambiente è Corrado Clini
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali, turismo e sport è Piero Gnudi (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Fabrizio Barca (senza portafoglio)
Il Ministro della Cooperazione internazionale e integrazione è Andrea Riccardi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Filippo Patroni Griffi (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Dino Piero Giarda (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Jean-Marc Ayrault
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Muhammad Mursi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Monti ha inaspettatamente sgomberato l’orizzonte politico salendo al Quirinale, restando due ore a colloquio con Napolitano e facendo arrivare alle agenzie subito dopo (erano le nove e mezza di sera, i giornali sono stati interamente rifatti in un’ora): «Monti intende rassegnare le dimissioni dopo l’approvazione della legge di stabilità. Impossibile proseguire dopo la sfiducia del Pdl. Il Presidente del Consiglio accerterà quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità di provocare l’esercizio provvisorio - rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo - siano pronte a concorrere all’approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio. Subito dopo il Presidente del Consiglio provvederà, sentito il Consiglio dei Ministri, a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del Capo dello Stato».

Che succederà a questo punto?
Il capo del governo farà un giro di consultazioni, in modo che le posizioni di ogni partito siano chiare e ciascuno si assuma le sue responsabilità, poi si dimetterà. La legge di Stabilità sarà approvata entro la fine dell’anno e immediatamente dopo Napolitano scioglierà le camere. La durata minima della campagna elettorale deve essere di 45 giorni, dunque voteremo alla fine di febbraio, qualcosa come il 17 o il 24. È possibile che anche le consultazioni per le regionali del Lazio siano a questo punto accorpate alle politiche e che si vada alle urne in un’election day: politiche, regionali, e amministrative varie, tutto insieme. Votare al più presto è indispensabile per tener buoni i mercati e riconquistare al più presto una condizione di normalità.  

Berlusconi?
Monti lo ha attaccato, da Cannes, dove si trovava ieri mattina. Alla sua maniera: l’altra sera, uscendo dalla Scala, aveva giustificato il proprio pallore con l’argomento che «il re Sole non mi è più vicino». Ieri da Cannes ha affondato il colpo più chiaramente. «Bisogna assolutamente evitare che l’Italia ricada nella situazione precedente quando, prima di questo governo, ha rischiato di essere il detonatore che poteva far saltare l’Eurozona. Il fenomeno del populismo esiste in molti paesi e anche in Italia: è un fenomeno molto diffuso con la tendenza a non vedere la complessità dei problemi o forse a vederla, ma a nasconderla ai cittadini elettori. Purtroppo questa scorciatoia verso la ricerca del consenso, anche attraverso la presentazioni di promesse illusorie, è un fenomeno che sta caratterizzando la vita politica». Nonostante tutto, il premier non si è detto preoccupato. «Mi sembra una situazione gestibile nella normalità della vita democratica di un Paese. La politica italiana è complessa, ma quest’anno abbiamo fatto passi avanti che altri paesi hanno considerato di fare ma che non hanno fatto. L’italia è uscita da una situazione grave con una strana grande coalizione. In un anno abbiamo fatto riforme che nessun partito da solo poteva fare e che sono state possibili grazie al disarmo delle forze politiche». Qualcuno gli ha chiesto se l’Italia dovrà ricorrere agli aiuti europei. Monti ha risposto: «Sarei felice se noi non avessimo bisogno,  nonostante le recenti piccole ’crespaciones’ (increspature, ndr) come direbbe il mio amico Almunia, di usare questi strumenti».  

Come si spiega questa inattesa decisione di annunciare le dimissioni?
Il capo dello Stato e il presidente del Consiglio hanno tolto le castagne dal fuoco a Bersani. Con il Pdl in astensione, la responsabilità dei prossimi provvedimenti impopolari sarebbe tutta caduta sulle spalle del Partito democratico. Il segretario del Pd aveva già annunciato di essere «leale, ma non fesso». Senzo questo gesto unilaterale da parte di Monti, i democratici avrebbero dovuto, a un certo punto, assumersi la responsabilità di buttar giù i tecnici. Intaccando un minimo la loro reputazione di partito responsabile.  

 Ieri in televisione ho sentito Berlusconi dire che vuole vincere.
Sì, è andato a vedere l’allenamento del Milan a Milanello e poi s’è concesso ai cronisti. Adesso il Cav è affamato di passaggi televisi e ha fatto sapere che accetterà di corsa tutti gli inviti che gli arriveranno. I concetti di ieri sono questi: ok al voto il 10 marzo; scendo in campo per vincere; mi dedico di nuovo alla politica per disperazione e per amore del mio paese; il Berlusconi del ’94 non l’abbiamo trovato; Alfano è fantastico, ma non è ancora pronto.  

Il Cav è comunque riuscito a richiamare i riflettori su di sé.
Sì, il Cav spera che la campagna elettorale si risolva ancora una volta in un referendum su di lui. È una strada che può portargli punti. Enrico Letta infatti ieri ha detto che va evitata assolutamente.
[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 9 novembre 2012]
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