Orazio La Rocca, la Repubblica 9/12/2012, 9 dicembre 2012
CITTA´ DEL VATICANO
feste danzanti, corride, tornei d´armi, ma anche questuanti, elemosine collettive, donne incinte che ricevevano una doppia elemosina per accudire il futuro nascituro. Happening popolari promossi dai papi per celebrare gli anniversari delle loro elezioni nel Cortile del Belvedere, l´imponente piazza disegnata da Bramante alla fine del 1500 a poche centinaia di metri dall´austera basilica di San Pietro. Momenti di vita mondana cari a papa Alessandro VI Borgia, che amava assistervi dalle finestre del suo appartamento circondato dalla corte pontificia.
Difficile immaginare che il grande pubblico che visita il Vaticano ne sia al corrente. Come è azzardato pensare che sono in tanti a sapere che il Cortile di San Damaso all´origine era popolato di fontane usate per l´abbeveraggio del bestiame. Oggi San Damaso è la nobile piazza dove vengono ricevuti capi di Stato ed ospiti di riguardo per le udienza papali. E che dire dell´origine di uno dei detti più popolari come "mangiare a ufo" o "fare la spesa a ufo", cioè gratis? Quanti sanno che è una frase risalente alla scritta A. U. F. (Ad usum fabricae)? Tre parole poste sui materiali destinati alla Fabbrica di San Pietro in transito attraverso l´antica Porta Fabbrica del IX secolo. Materiali sui quali, grazie a quell´AUF, non si pagavano gabelle. Altrettanto poco nota la vicenda del primo ladro che, condannato dai giudici pontifici per un furto, chiese la "grazia" a Pio XI - il Papa dei Patti Lateranensi del 1929 che diedero vita allo Stato della Città del Vaticano - di continuare a restare nella cella del Tribunale pontificio di piazza Santa Marta «perchè, Santità, mi trovo molto bene». «No! - gli rispose Pio XI - te ne devi andare perchè in Vaticano di ladri ce ne sono già tanti!».
Piccole grandi storie all´ombra del Cupolone sconosciute ai più. Storie di uomini noti e meno noti, ma anche di antiche vie e di palazzi d´epoca del più piccolo Stato del mondo, il Vaticano, appena 44 ettari circoscritti in un perimetro di 3.420 metri. Meta ogni anno di milioni di turisti e pellegrini, che arrivano per pregare sulla tomba di San Pietro e per ammirare la più imponente collezione artistica dell´umanità "firmata" dai maestri del Rinascimento, la Città-Stato è universalmente conosciuta solo per il fascino della basilica o della Cappella Sistina. Ora però, e per la prima volta, viene riportata alla ribalta in tutta la sua interezza da una guida turistica dedicata a tutto il mondo vaticano, dalle realtà più importanti fino alle testimonianze meno appariscenti. È la Guida Generale alla Città del Vaticano, scritta da una task force di storici dell´arte e docenti universitari coordinati Roberto Cassanelli, Antonio Paolucci (direttore dei Musei Vaticani) e Cristina Pantanella, che accompagna il visitatore attraverso una serie di itinerari illustrati da foto, stampe, piantine, riferimenti storici.
Ecco quindi che per visitare il Vaticano "nascosto", si può partire, ad esempio, dal portone di Sant´Anna, alla destra di chi guarda la basilica, dove si incrocia una delle vie più antiche del Vaticano, la via del Pellegrino, terminale della storica via Francigena, lungo la quale ci sono la caserma delle Guardie svizzere, i palazzi del Restauro degli arazzi, la chiesa del Pellegrino, la redazione dell´Osservatore Romano e del Ctv (il Centro televisivo vaticano). Da Sant´Anna si arriva al cinquecentesco Torrione di Niccolò V, all´origine struttura di difesa, ma oggi sede dello Ior, la Banca vaticana. Più avanti c´è la Tipografia, le Poste, la farmacia e i mercati generali, per poi arrivare al cortile del Belvedere e ai Musei Vaticani. Ma si può accedere anche attraverso l´Arco delle Campane e il cancello di piazza del Sant´Uffizio, sede dell´omonimo Palazzo, l´antico tribunale dell´Inquisizione, a sinistra di San Pietro. Da qui si raggiunge l´Aula Nervi, il collegio Teutonico, la Fabbrica di San Pietro dove c´è una stanza considerata lo studio di Michelangelo quando era l´architetto della stessa Fabbrica. Più avanti, c´è il portone del Perugino, il palazzo San Carlo sede del "ministero" delle comunicazioni sociali e della Filmoteca vaticana, il Tribunale e, immersi nei giardini, il palazzo del Governatorato, la direzione di Radio vaticana, la Stazione ferroviaria e l´eliporto (in un primo progetto proposto dopo i Patti del ´29 da un maldestro architetto era previsto l´abbassamento della Cupola...). Un altro accesso ancora, nel colonnato di destra, è il portone di Bronzo che immette nello scenografico scalone di Michelangelo che porta ai piani alti della Curia, dell´Apsa, della Prefettura e nel cortile di San Damaso da dove si ascende nelle Logge di Raffaello e nell´appartamento papale. Tradotto in cifre, il Vaticano, definito dall´Unesco "patrimonio artistico dell´umanità", è costituito per un terzo da edifici - che contano 10 mila sale, 12 mila finestre e 997 scale - per un terzo da piazze e cortili, e per un terzo da giardini.