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 2010  marzo 16 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri sono state rese pubbliche le dichiarazioni Irpef dei parlamentari e dei membri del governo e, diciamo, la notizia non c’è: il più ricco di tutti è Berlusconi.

Quanto ricco?
Il reddito della dichiarazione 2009 (dunque riferito al 2008) è di 23 milioni 57 mila 981 euro, cioè, in lire, una cinquantina di miliardi. Sono otto milioni e mezzo in più rispetto alla dichiarazione 2008 che era di 14.532.538 euro. In dichiarazione si legge anche l’elenco degli immobili intestati e tra questi – riferiscono le agenzie – ci sono cinque appartamenti a Milano, due box sempre a Milano e un terreno ad Antigua. Alla voce “variazioni in aumento” compaiono l’acquisto di un immobile sul lago Maggiore a Lesa (Novara), la costruzione di un immobile sul terreno di Antigua e l’acquisto di un altro pezzo di terra sempre nei Caraibi.

Sa che lo facevo più ricco?
Ma questi sono semplici numeri che, relativamente a Berlusconi, hanno poco significato. Per avere un’idea più precisa della sua ricchezza è meglio allora far riferimento – invece che alla dichiarazione Irpef 2009 – ai conti delle sette holding di famiglia, quelle che controllano la Fininvest. Alla chiusura dello scorso 30 settembre, queste sette holding denunciavano un utile complessivo di 219 milioni di euro, inferiore a quello dell’anno prima che era di 252 milioni. Non sono tutti soldi del Cavaliere, intendiamoci, che comunque se ne prende la maggior parte: a fine gennaio (gennaio 2010) ha staccato a proprio beneficio una cedola da 120 milioni, cinque volte quello che si legge nella dichiarazione Irpef di un anno fa. Nelle quattro holding che fanno riferimento direttamente al presidente del Consiglio (le altre sono dei figli) ci sono poi 623 milioni in contanti pronti all’uso. Se si guarda al patrimonio delle società esso, rispetto al 1994, si è moltiplicato per dieci: 1,1 miliardi contro i 164 di sedici anni prima. E senza debiti. Anche questa è solo una parte delle ricchezze del Presidente, il quale ha confessato di avere in tutto un patrimonio di sette miliardi e di possedere 26 ville sparpagliate nel mondo, di cui non saprebbe neanche fare l’elenco. Ville del genere Arcore, per intenderci, mica casette a schiera. Nonostante questo ben di Dio, io sono impressionato soprattutto dalla notizia che diede una sera in casa della Santanché: sono intestati a lui duemila conti correnti. Lei se lo immagina?

Ah, per me è tutto inimmaginabile.
Per me pure. Si sa però che il 2010 non sarà un anno altrettanto florido, almeno come previsione. Mondandori non ha distribuito la cedola, Mediaset e Mediolanum l’hanno tagliata. Il miliardo di liquidità che si trova nelle casse della Fininvest è stato congelato dai 750 milioni di risarcimento che il Tribunale di Milano in primo grado ha destinato alla Cir per la faccenda Sme. Fininvest ha dovuto negoziare una fidejussione da 806 milioni per tener tutto fermo fino alla sentenza definitiva.

E gli altri parlamentari?
I più ricchi sono i deputati del Pdl. Santo Versace, 5.190.127 euro; Antonio Angelucci, 3.530.528; Amato Berardi, 2.788.482; Giuseppe Consolo, 2.524.904; Gaetano Pecorella, 1.490.083; Niccolò Ghedini, 1.345.235; Donato Bruno, 1.293.235; Giulia Bongiorno. 1.288.440; Denis Verdini, 1.282.034. interessante notare che, quando non stanno alla Camera, questi ricconi del centro-destra fanno solo due mestieri: o gli imprenditori (Versace, Angelucci, Berardi, Verdini) o gli avvocati (tutti gli altri). E che avvocati! Giulia Bongiorno, Gaetano Pecorella…

Gli studi continuano a funzionare.
Sì, e non è chiaro se questo sia o no conflitto di interessi. La Bongiorno è andata a difendere Sollecito a Perugia. Altri professionisti famosi hanno preferito ritirarsi, magari temporaneamente, dall’attività. La Russa ha detto l’altro giorno da Mentana che non esercita più. Anche Tremonti ha smesso di fare il commercialista. Su La Russa l’abbandono della professione non ha pesato troppo (il suo reddito è stato nella dichiarazione 2009 di 517.078 euro), su Tremonti invece il taglio, almeno in termini di Irpef, è pesante. Il ministro è passato dai 4,5 milioni di reddito della dichiarazione 2008 a un imponibile 2009 di 176.897 euro, ridotto ulteriormente da oneri deducibili pari a 137.225 euro, per un saldo finale da tassare di appena 39.672 euro. Sono scesi anche Bersani (da 163.551 a 150.450 euro), Casini (da 142.130 a 123.005) e Bertolaso (da 1.013.822 a 613.403). Guadagnano sull’anno precedente Fini (142.243 euro contro 105.633), Schifani (190.643 euro, 31 mila in più rispetto al 2008), Bossi (156.405, + 22 mila), la Carfagna, 149.146 euro, 13 mila più dell’anno scorso. La bella ministra ha anche venduto la casa che aveva a Roma in via Cortina d’Ampezzo (zona di pregio, ma periferica) per comprarsene una in pieno centro, dalle parti del Tritone. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 16/3/2010]

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