Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 16 Martedì calendario

UNA SYNCRONETTE ALLA SCALA

L’estate scorsa ha danzato nell’acqua del Foro Italico sulle note di E Lucean le stelle e ha vinto la prima medaglia mondiale del sincronizzato. Beatrice Adelizzi, bronzo a Roma09 nel solo, stanca di vivere con la testa sott’acqua e con il tappanaso, a gennaio aveva, un po’ inaspettatamente e a solo vent’anni, detto addio allo sport. Per una come lei, una che non scende a compromessi, era una scelta normale: aveva fretta di laurearsi per essere libera di creare creme e profumi a base biologica. Bea l’intellettuale dalle gambe lunghe stupisce di nuovo tutti. Domani sera la campionessa danzerà alla Scala nell’opera Tannhauser di Richar Wagner diretta da Zubin Mehta.
Nell’opera, che celebra la contrapposizione tra l’amore sacro e l’amore profano, Bea entrerà in scena quando il palcoscenico diventerà un lago. Sarà, per la ragazza di Monza, pendolare quando era atleta - viveva tre settimane al mese a Roma - un ritorno al suo di amore. «Questa esperienza alla Scala la considero una sorta di ultimo regalo della mia carriera sportiva», ha detto, emozionata, la Adelizzi che tornerà sulla scena della Scala per le repliche il 20, 24, 27, 30 marzo e 2 aprile.
La nuova vita di Bea, ragazza pratica, studiosa, amante degli scrittori importanti come Dostoevskij e Tolstoj, Kundera e Pennac, fidanzata con Claudio, si divide tra università e arte. «Prove e spettacoli - racconta Beatrice - sono più facili da incastrare con lo studio rispetto al programma degli allenamenti sportivi. Questa esperienza non mi creerà problemi con l’università cui tengo molto».
Prima di lei, nello sport, altri campioni hanno seguito lo stesso percorso. Giulia Staccioli, campionessa di ginnastica ritmica con due presenze alle Olimpiadi, a Los Angeles ”84 e Seul ”88, ha fondato Kataklò Athletic Dance Theatre. Tanti pattinatori di talento nello sport sono emigrati sul ghiaccio per essere protagonisti con Holiday on Ice. Beatrice Adelizzi, adesso, prende il suo «ultimo regalo sportivo» come un vezzo. Domani sera, alla Scala, vivrà un altro debutto. «Questa cosa, lo confesso, un po’ mi incuriosisce, un po’ mi spaventa».
Troverà un altro pubblico, non meno caldo e appassionato di quello delle piscine, Beatrice, per un’esperienza che sarà di nuovo indimenticabile come quella dello scorso 23 luglio in quel giorno caldissimo diventato, improvvisamente, dolcissimo con la medaglia al collo ballando nell’acqua sulle note della Tosca di Puccini.