Francesca Angeli, il Giornale 16/3/2010, 16 marzo 2010
TREMONTI, MINISTRO CON LO STIPENDIO DA TRAVET
Dentro al Popolo della libertà ci stanno un po’ tutti. C’è il più ricco, ovvero Silvio Berlusconi, con i suoi 23 milioni, 57mila e 981 euro relativi alla dichiarazione Irpef del 2009. Una cifra superiore di 8 milioni e mezzo rispetto a quella dichiarata nell’anno precedente, 14.532.538.
Ma nello stesso partito c’è anche il più povero. Anzi la più povera: la senatrice Alessandra Gallone. Arrivata a Palazzo Madama a corsa già iniziata, in sostituzione di Luigi Scotti nel dicembre 2008, ha racimolato soltanto 20.826 euro. E sempre nel Pdl c’è persino il più dissanguato, in senso finanziario. Strano ma vero è il ministro delle Finanze, Giulio Tremonti precipitato incredibilmente da 4,5 milioni di euro a un reddito imponibile dichiarato per il 2008 di 39.672 euro. La spiegazione non è la crisi economica ma
al fatto che Tremonti, occupato a fare il ministro, ha lasciato il suo studio da tributarista. In realtà il ministro ha guadagnato circa 176 mila euro ma avendo dovuto pagare alla cassa fo
rense un contributo di 137.225 euro (calcolati sulla base dei 4,5 milioni di euro incassati nell’anno precedente) è rimasto con un misero reddito imponibile di soli 39.672 euro.
I leader di partito
Il primo resta sempre Berlusconi che si ritrova al suo fianco sul podio al secondo posto proprio Antonio Di Pietro con 193.211 euro. Poi Umberto Bossi con 156.405,
che sale di 22 mila euro rispetto all’anno prima. Quarto è Pierluigi Bersani con 150.450 e infine Pier Ferdinando Casini con 123.005, in perdita rispetto ai 142.130 dell’anno precedente.
Top ten dei parlamentari
A parte il primato di Berlusconi, al secondo posto si piazza il guru della moda Santo Ver
sace con 5.190.127, seguito da un altro imprenditore con interessi nell’editoria e nella sanità, Antonio Angelucci con 3.530.528. Poi il cofondatore della camera di Commercio di Filadelfia, Amato Berardi, 2.788.482, e l’avvocato Giuseppe Consolo con
2.524.904. Tutti Pdl. Si deve passare al Senato per trovare il sesto «paperone» ovvero l’illustre oncologo Umberto Veronesi, 1.678.554, l’unico del Partito democratico in top ten. Seguono infatti Gaetano Pecorella, 1.490.083; Nicolò Ghedini, 1.345.235; Donato Bruno, 1.293.235; l’avvocato Giulia Bongiorno,1.288.440. Non entra nella top ten il presidente dellaCamera, Gianfranco Fini, con 142.243 euro e neppure il presidente del Senato, Renato Schifani, con 190.643 superato dalla sua vicepresidente, la radicale Emma Bonino, che dichiara 194.312 euro.
I ministri
Il professor Ferruccio Fazio, ministro della Salute, è il più ricco con 634.968 euro dichiarati, seguito da Ignazio La Russa, responsabile della Difesa, con il suo mezzo milione di euro, 517.078. Tra le donne guadagna bene la rossa Michela Vittoria Brambilla che si piazza al terzo posto con 312.389, risultando così la ministra più ricca mentre la più povera è Mara
Carfagna, Pari Opportunità con 149.146. E il più povero? Angelino Alfano con 124.338, a parte lo strano caso del già citato Tremonti.
Senatori a vita
Carlo Azeglio Ciampi, ex governatore di Bankitalia ed ex capo dello Stato, è in testa alla classifica con 702.224. Poi ci sono Giulio Andreotti, 522.408; Sergio Pininfarina, 487.226; Oscar Luigi Scalfaro, 230.101; Rita Levi Montalcini, 200.094. A proposito di senatori, non
a vita, registriamo pure il reddito di un ex che al momento soggiorna Rebibbia, dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta sul riciclaggio internazionale, ovvero il non più senatore Nicola Di Girolamo, che aveva dichiarato nel 2009 187.039 di reddito imponibile per l’anno fiscale 2008.
Compravendita
La Carfagna vende una casa piccola in via Courmayeur e ne compra una più grande in via del Tritone. Manuela Di Centa, campionessa di fondo ora a Montecitorio con il Pdl, ha comprato due boschi, mentre Dario Franceschini, Pd, si è comprato una moto Bmw immatricolata nel ”79. Nel campo delle azioni il primato spetta a Matteo Colaninno, Pd,
con un pacchetto da 2 milioni di euro.
Con le azioni si è dato molto da fare anche Casini: nella sua dichiarazione figurano partecipazioni tra l’altro a Unicredit, Intesa, Monte Paschi, Enel, Eni, Geox, Siemens, Nokia e Santander.
MaddalenaCamera
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-spieganodal ministero-un
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Che nel casoinquestione
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tipensionisticiallasuacassadi
previdenza di competenza il
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montidiventaquellodiunim-
piegatoooperaioconbuonaan-
zianità:39.672euro.Perilmini-
stronondobbiamocomunque
chiedereunaumentodellosti-
pendioinquantoilsuoimponi-
bilecomplessivoècomunque
di176.897euro.Unacifrachelo
portanelleposizioni piùalte
della«classifica»dell’esecutivo
superando,adesempio,ilcolle-
gaagli Esteri, FrancoFrattini
(circa149milaeuro), Roberto
Maronicheneincassa156mila,
oAngelinoAlfanocheguada-
gnacirca149mila.
Gliespertidanoiinterpellati
ciassicuranochelasituazione
èdeltuttoregolareecheilmini-
strononsièfattolosconto.An-
cheil contribuente«comune»
puòdedurredairedditiicontri-
butiallasuacassaprevidenzia-
leeanchequelli pagati perla
colfolabadante. Elealiquote
Irpefsonougualipertutti.For-
se, qualcunoinsinua, èmeno
chiaroperchéGiulioTremonti
lasciunlavorocosìbenremune-
ratoperunaltroche,rispettoal
primo,risultasottopagato.Una
sceltacheperòeragiàstatafat-
tainunaprecedentelegislatu-
ra.Chiloconoscebenespiega
che«isoldinonlointeressano».
Anche perché inpassatoha
sempreguadagnatobene:i4,5
milionidell’annoscorsononso-
nouncasoisolato.Nel1995,ad
esempio,Tremontisfioròi5mi-
liardidilirediredditosuperan-
doaddiritturaSilvioBerlusconi
cheneavevadichiaratitre.
􏰀
CrollanolefinanzediMrEconomia
«Hasololasciatolostudioprivato»
IMPOVERITOTremonti
hadichiarato4,3milioni
inmenorispettoal2008.
Gliesperti: tuttoregolare
CALCOLIComeavvocato
tributaristahaversato
unaquotaprevidenziale
diquasi140milaeuro
Ilcaso
PARLAMENTODopoilCavaliere
c’èVersace(Pdl). Veronesiè
il«paperone»delPd. Lasenatrice
Gallone(Pdl) incoda: 20milaeuro