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 2010  marzo 16 Martedì calendario

Abrahamowicz Floriano

• Vienna (Austria) 7 aprile 1961 • «Sacerdote ultraconservatore di Paese, in provincia di Treviso, noto per le dichiarazioni choc sulle camere a gas naziste [...] negazionista dell’Olocausto ed espulso dalla Fraternità di San Pio X dopo la riamissione dei lefebvriani decisa dal Papa [...]» (’La Stampa” 16/3/2010), nel marzo 2010 bruciò alla fine di una messa i documenti del Concilio Vaticano II • «[...] è capo dei lefebvriani del Nord Est nonché una sorta di ”cappellano” dei leghisti ”, capace di dire tra l’altro che le camere a gas ”sono state usate per disinfettare, è l’unica cosa certa, non so dire se abbiano fatto morti”, che sei milioni di ebrei sterminati sono un numero ”simbolico” e il genocidio ”è sempre un’esagerazione” (’nella foga” si è ”sparato una cifra”) e che ”gli israeliani non possono mica dirmi che il genocidio che hanno subito dai nazisti è meno grave di quello di Gaza” [...] a dispetto di ciò che dice, aggiunge che ”per un cattolico è impossibile essere antisemita, io stesso ho da parte paterna origini ebraiche” [...] fu don Floriano (’mi sento vicino al popolo della Lega”) a benedire [...] anni fa il Parlamento padano a Vicenza e a celebrare messa in latino nella sua Silea davanti a Bossi (’gente sana, che può fare solo bene alla Chiesa”) a Borghezio e Federico Bricolo, presidente dei senatori del Carroccio vicino agli ultratradizionalisti (’benefattore, amico di Padania Cristiana e della Tradizione Cattolica”, si legge nel sito Christus Rex) che nel Nordest stanno con la Lega. [...]» (Gian Guido Vecchi, ”Corriere della Sera” 30/1/2009) • «[...] non ha mai avuto paura di parlare, di dire anche cose scomode dai microfoni di Radio Padania. Giudizi spiazzanti [...] ”Dire che sono ”il prete della Lega’ è fuorviante. Sono vicino a molti leghisti che cercano la fede tradizionale. Gesù era il Salvatore dei pubblicani e delle donne di cattiva vita, e andava da loro per convertirli; così io vado da tutti, vado anche dai comunisti, se mi chiamano. Ma non per questo divento ”il prete dei comunisti’”. Certo, è un’eventualità remota dopo aver sostenuto che ”la rappresaglia è un triste aspetto della guerra, e Erich Priebke l’ha compiuta col cuore pesante” [...] alcune sue frasi fecero discutere: ”La secessione? Sì certo, era una bella idea. Devo dire che io preferivo il Bossi delle piazze, non quello istituzionale. Perché certe cose le puoi dire solo in piazza”. In un appuntamento radiofonico settimanale su Radio Padania dedicato all’associazione ”Padania Cristiana”, presieduta dall’eurodeputato Mario Borghezio - don Floriano ha invitato gli ascoltatori a diffidare del cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi in quanto ”ultimo esempio di quegli infiltrati che durante ogni rivoluzione - inglese, francese, bolscevica e, ora, mondialista - tentano di sovvertire la Chiesa dal suo interno”. Don Floriano guida da anni la piccola pattuglia di tre sacerdoti lefebvriani che operano nel Nordest. Ha la doppia nazionalità, in virtù del padre austriaco e della mamma italiana, e oltre la fede ha un’unica vera passione: i libri di storia. da ”cronista storico” che ha inteso rilevare come tra gli studiosi ci sia chi discorda sui dettagli delle camere a gas: le tesi, appunto, dei revisionisti più che dei negazionisti. Di coloro che non negano la morte nei campi di concentramento di milioni di prigionieri, ma sostengono ad esempio che il Zyklon-B, il gas usato ad Auschwitz, poiché era un potente disinfettante sia stato usato per eliminare i pidocchi portatori di tifo dai cadaveri; insomma, nelle camere a gas ci finivano solo i morti» (Mario Gervasutti, ”Il Messaggero” 30/1/2009) • «[...] ”Gli ebrei aspettano ancora il Messia. E nessuno, in questa Chiesa uscita dal Concilio, dice loro:’Guardate che il Messia è già arrivato 2.000 anni fa, è il Cristo di noi cattolici. Voi dovete soltanto convertirvi’”. Stessa ricetta per i musulmani e i buddisti, verso i quali, come con gli ebrei, ”non serve nessun dialogo”. ”La Chiesa deve tornare alle origini. Nei primi tempi i cristiani erano l’1 %, nella popolazione romana. Si fecero mangiare dai leoni e con il carisma del martirio salirono al 50%. Diventati forti, andarono nelle terre lontane e dissero: ”Barbari, convertitevi’. Ecco, anche oggi questa è la strada da seguire. Altro che dialogo, tanto esaltato dal Concilio Vaticano II [...] Il Concilio è stato un goulash fatto con ogni tipo di carne. Colpa del dialogo con le altre religioni. Se sei un bravo musulmano e credi nel tuo Dio ti potrai salvare, dicevano. Se sei un bravo ebreo ti potrai salvare. E allora perché convertirsi all’unica Chiesa che può salvare? Il fatto grave è che a togliere Cristo, la pietra angolare, dalla Chiesa, non sono stati i comunisti atei ma i padri conciliari [...] Guido tre parrocchie nel nordest [...] con tre chiese. Il mio territorio è di 30.000 chilometri quadrati»” Padre Floriano non ha mai amato i toni bassi. Già nel marzo 2001, a un raduno della X Mas a Migliarino, diceva che ”i marò della Repubblica di Salò furono vittime innocenti perché i loro assassini non facevano parte di un esercito regolare”. E precisava: ”I partigiani erano poveri ignoranti che combattevano per la setta perversa del comunismo”. [...] Cita [...] il profeta Isaia. ”Se voi abbandonerete i Dieci comandamenti io vi darò come governanti dei bambini e degli effemminati. ciò che succede in questa Italia che non rispetta la legge di Cristo. [...]”» (Jenner Meletti, ”la Repubblica” 9/2/2009).