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 2016  febbraio 18 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Il nuovo amministratore delegato della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, ha nominato i nuovi responsabili delle reti (Raiuno, Raidue, Raitre, Raiquattro, RaiSport) e naturalmente su Internet ne leggiamo di tutti i colori, specie per quanto riguarda la nomina di Raitre, andata alla nostra collega Daria Bignardi...

Sa che non ho mai capito la questione delle reti? Queste nomine di ieri significano che Mario Orfeo o la famosa Bianca Berlinguer sono stati sostituiti? E dove li metteranno?
No, no, lei è completamente fuori strada. Le televisioni sono tutte organizzate in questo modo: da una parte la rete, dall’altra i telegiornali, cioè l’informazione. La divisione è abbastanza chiara: il Festival di Sanremo è competenza della rete (Raiuno, fino a questo momento diretta da Giancarlo Leone), il Tg1 sta invece sotto la responsabilità del direttore del telegiornale, nel nostro caso Mario Orfeo, che non è stato minimamente toccato. Idem per quanto riguarda Raitre: Fabio Fazio risponde alla rete, il Tg3 a Bianca Berlinguer.  

•  E i talk show? Perché tante volte l’informazione non passa per i tg, ma attraverso altri programmi che hanno magari anche un loro contenuto spettacolare. Mi viene in mente Crozza a Ballarò.
È in genere rete anche quella, a parte qualche eccezione che ricade sotto i tg, come per esempio Tv7, il settimanale di approfondimento del Tg1 in onda da 53 anni. C’è però da dire che Antonio Campo Dall’Orto ha introdotto una novità importantissima nel sistema: ha nominato un «direttore editoriale per l’offerta informativa» che insieme con lui governerà - anzi che sta già governando -  l’informazione Rai. Questa persona è Carlo Verdelli, che i nostri lettori conoscono bene dato che è stato per tanti anni direttore di Gazzetta. Si è quindi determinato un intreccio, sul cui funzionamento si accumulano da mesi le scommesse di tutti: la rete resta la rete, e i tg restano i tg, ma per quanto riguarda l’informazione sia la rete che i tg dovranno rispondere a Verdelli che avrà un ruolo, di sicuro non di facciata (lo conosciamo), tipicamente da editore. Funzionerà? È una risposta impossibile da dare adesso.  

Parliamo di queste nomine.
Il direttore di Raiuno era Giancarlo Leone e sarà sostituito dal suo vice, Andrea Fabiano, che ha nel suo curriculum, oltre a un’esperienza alla direzione marketing, anche un master a Harvard. Non ha ancora 40 anni, è il più giovane direttore di Raiuno della storia. A Raidue e a Raitre, due donne e anche questo è un record: nella storia della Rai, che dura da 62 anni, non c’era mai stato un direttore di rete ammiraglia di sesso femminile (Rai Cultura, già Rai Educational, diretta dalla Calandrelli, non è una rete ammiraglia). A Raidue è stata piazzata Ilaria Dallatana, cresciuta in Mediaset, poi fondatrice della casa di produzione Magnolia con Giorgio Gori, dove ha presieduto alla realizzazione dell’Isola dei famosi.
Adesso era amministratore delegato della Zodiak Media, produttrice di contenuti per De Agostini. In capo a Raitre c’è ora Daria Bignardi, ben nota al pubblico come scrittrice e come conduttrice de Le invasioni barbariche.
A RaiSport, infine - fondamentale sempre, ma in modo particolare quest’anno dato che ci sono Europei e Olimpiadi - va uno dei più grandi giornalisti italiani, cioè Gabriele Romagnoli. Scelta coraggiosissima: in una cittadella presidiata dagli interni Rai, tormentata da invidie e lotte personali di questo contro quello, Romagnoli arriva fresco fresco col compito di raccontare lo sport in un altro modo. Sfida davvero notevole. C’è infine Angelo Teodoli, trasferito dalla direzione di Raidue a quella di Raiquattro (rete sempre più importante).  

Reazioni?
È divertente, ho letto solo reazioni negative. Minoli, l’Usigrai, cioè il sindacato Rai, che avrebbe voluto ai vertici una pattuglia più nutrita di interni Rai, qualche politico a cui non hanno promosso i soliti raccomandati. Come se i predecessori di questi scelti ieri ci avessero fatto vedere chissà quali capolavori televisivi. Tutti vogliono il nuovo, purché questo nuovo sia quello che dicono loro. E naturalmente non c’è nuovo se questo nuovo è stato previsto. I nomi che sono stati comunicati ieri al consiglio d’amministrazione, chiamato a ratificarli oggi, sono totalmente diversi da quelli circolati fino all’ultimo momento. Deo gratias. Si dice che Andrea Salerno, dato in corsa per Raitre, sia stato cassato da Campo Dall’Orto perché era talmente sicuro della nomina da aver già cominciato a formare la squadra. Quanto alla Bignardi, la rete l’ha massacrata nel solito modo vergognoso.  

Perché?
La si accusa di essere renziana, perché qualche mese fa ha fatto venire in trasmissione il premier. Le si imputa che il marito, Luca Sofri, abbia chiamato una volta «capo» Matteo Renzi. Viene accusata di essere incompetente, nella vita non avrebbe fatto altro che condurre un solo programma, e da ultimo - dicono questi bene informati - con mediocri indici d’ascolto. La verità è che esiste un partito Rai ben ammanicato con l’antirenzismo militante che lotta eroicamente perché tutto continui alla solita maniera, mischiando incompetenze clamorose e familismi impresentabili. (leggi)

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