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 2016  febbraio 18 Giovedì calendario

Nel 2017 aprirà in Spagna il parco giochi della Ferrari

La montagna russa più alta d’Europa? Sarà targata Ferrari, ma non la troverete a Maranello o nei dintorni di Modena, bensì a Tarragona, in Spagna. È lì che nascerà il parco tematico FerrariLand: però non chiamatelo luna park, sarà molto di più.
L’idea nasce un paio di anni fa da alcuni incontri fra i vertici del Cavallino e Investiindustrial, azionista di maggioranza con il 50,01% di PortAventura Resort (il fondo KKR detiene il 49,99%), uno dei maggiori parchi divertimenti europei, in grado di rivaleggiare con Disneyland Parigi ed Europa Park di Rust (Germania). Oltre 60 milioni di visitatori dall’inaugurazione nel 1995 (4 di media quelli annuali), un miliardo di euro di investimenti cash, 5 hotel, piscine, campi da golf, spettacoli continui, due mesi di repliche del Cirque du Soleil, 105 ettari di superfice, tremila posti di lavoro diretti e non solo: è in questo mega paese dei balocchi, a braccetto con lo storico PortaAventura Park e il Costa Caribe Acuatic, che FerrariLand accenderà i motori ad aprile 2017, su un area di oltre 60mila metri quadrati, rispettando i tempi e i costi stimati di circa 100 milioni di euro.
La Ferrari (ieri il titolo ha chiuso a +10,38% a Piazza Affari) ha seguito fin dall’inizio la progettazione, non partecipa direttamente all’investimento ma sorveglia la valorizzazione del marchio (di cui PortAventura è licenziataria esclusiva per i prossimi 30 anni in Europa e nella Federazione Russa) seguendo passo passo la tematizzazione del parco. Se infatti secondo alcuni appassionati tifosi, il Ferrari World di Abu Dhabi è in qualche modo freddo nonostante l’alto contenuto tecnologico, il nuovo complesso di Tarragona promette di proiettare fin dall’inizio dentro il mondo del Cavallino, dalla fondazione della “Scuderia Ferrari”, in via Trento e Trieste, a Modena, alle vittorie dei giorni nostri: «Non è solo un museo, non è solo un parco giochi, è un’esperienza Ferrari che significa storia, passione, cultura, divertimento, alta competenza di tecnologia», spiega Giovanni Cavalli, modenese, general manager di PortAventura, «ci sarà pure un ologramma fantastico dove Enzo Ferrari racconterà la sua vita. Vogliamo essere ambasciatori di questa incredibile eccellenza italiana, il brand più conosciuto al mondo.
FerrariLand proporrà riferimenti tipici di Maranello, come la casa del Drake, la prima fabbrica della Rossa, la trattoria ispirata ai momenti più emblematici della scuderia e, in una fase 2, la costruzione del primo hotel Ferrari al mondo. Inoltre non mancheranno i riferimenti ai grandi monumenti dell’architettura italiana, il Colosseo, Palazzo Ducale, la Scala. Il tutto a meno di 100 km da Barcellona, in piena Costa Dorada, un posto logisticamente perfetto per essere raggiunto da tutta Europa. Senza contare il fatto che Tarragona è una perla, una delle città più romane rimaste fuori dall’Italia».
E pensare che al posto di PortAventura avrebbe dovuto esserci Disneyland Parigi: «Esatto – rivela Cavalli -, questa zona della Costa Dorada era stata prescelta dagli americani, il governo catalano aveva già espropriato tutti i terreni e sbrigato tutte le formalità: poi, dieci giorni prima dell’ok definitivo, la Disney decise di farlo nella capitale francese». E in Italia? Al momento non ci sono piani per un parco di questo tipo dedicato alla Rossa, servirà dunque volare in Spagna per provare la mostruosa adrenalina dell’Acceleratore Verticale. Con 112 metri sarà la montagna russa più alta d’Europa (battuta la Shambhala, gioiello proprio del PortAventura Park, 76 metri) e quarta al mondo: i passeggeri saranno spinti verso l’alto sperimentando le stesse sensazioni di una partenza di F1, raggiungendo in soli 5 secondi i 180 km/h, con un’accelerazione di 1,35 G. Poi “cadranno” nel vuoto con un’inclinazione massima di 90°. E se non vi basta l’adrenalina, poco più in là ecco due torri che permetteranno di sperimentare la caduta libera da oltre 55 metri d’altezza e un circuito di 570 metri, pensato per tutta la famiglia, dove provare l’emozione di una vera gara automobilistica a bordo di veicoli elettrici sul modello Ferrari. A questi si aggiungeranno, 8 simulatori semi-professionali di tecnologia all’avanguardia per far vivere ad adulti e bambini l’esperienza di guida della F1, sfidando virtualmente anche Vettel e gli altri piloti del Circus.
Resta da aspettare poco più di un anno, «ma intanto Vettel è già venuto a posare prima pietra il 20 maggio scorso» esclama Cavalli «e ha già promesso che quando verrà a correre al Montmelò un giro sulle montagne russe del FerrariLand non se lo perderà per niente al mondo. Io lo aspetterò a terra: non ci crederete, ma soffro di vertigini...».