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 2014  maggio 06 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente facente funzioni dell’ Egitto è Adly Mansour
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Ci si chiede se Gennaro ‘a Carogna sia un alieno sbucato dal nulla, un fantasma che non ha niente a che fare con la nostra vita di tutti i giorni — la nostra vita pubblica, intendo — oppure se rappresenti qualcosa di cui dovremmo alla fine prendere atto, una maschera tragicamente buffa che ci dice una verità, qualcosa che non vorremmo ascoltare ma che ci viene ripetuta con sempre maggiore frequenza e di cui fatichiamo a prendere atto.

• Il fatto che, sotto sotto, siamo governati dalla malavita.Qualcosa di più. Certo, senza voler sposare le tesi di quelli che vogliono leggere tutta la storia del Paese come lo svolgimento puntuale di un patto tra politici e criminali, come non ammettere che mafia, camorra, ‘ndrangheta e quant’altro sono di fatto un interlocutore dei nostri poteri pubblici? E sabato sera questo s’è visto, senza dubbio. Gennaro ‘a Carogna non aveva problemi a mostrarsi a viso aperto, con la maglietta che inneggiava all’assassino di un poliziotto. Lo fotografavano? Meglio, questo avrebbe aumentato il prestigio tra i suoi, l’unico incasso morale che gli interessava. Gennaro, inoltre, non aveva paura delle cosiddette autorità. Casomai, poteva preoccuparsi dei suoi colleghi tifosi. Potere napoletano contro potere fiorentino o romanista. Ma le autorità? Il capo della polizia, il presidente del Senato, il presidente del Consiglio? Ce ne fottiamo tranquillamente.


• E a ragione, visto che le autorità sono rimaste paralizzate.
E questo è un altro punto. Renzi ha poi detto di essere rimasto allo stadio a vedere la partita, perché «io non fuggo, non lo lascio a loro, ai violenti». E tuttavia: a parte il gesto dimostrativo di alzarsi ed andarsene (sulla cui efficacia c’è da discutere), il capo del governo avrebbe potuto, per esempio, dare ordini al capo della polizia, prendere su di sé la decisione di sospendere l’incontro (ammesso che fosse giusto), provvedere al licenziamento di qualche funzionario che magari non si era mosso bene, insomma darsi da fare, scuotere i vertici dello Stato, chiedere conto in prima persona di quanto era successo? No, assolutamente. In Italia il capo del governo è un mediatore tra i responsabili dei dicasteri, ha un vago potere di indirizzo e poco più, non può nemmeno mandar via i suoi collaboratori, cioè i ministri, che peraltro non nomina lui, ma il presidente della Repubblica. Questa prudenza, questa debolezza, provocata dal terrore di un accumulo di poteri che potesse farci ricadere in un fascismo, ha però via via prodotto uno sfaldamento dell’autorità, la quale non si sa più dove risieda. Quando nessuno comanda, qualcuno però comanda, perché nelle tribù umane, alla fine, del comando non si può fare a meno.


• Ed ecco la Carogna. Non comandando nessun altro, comanda lui.
Qualcosa del genere. Ora, supponiamo che il capo del governo, colpito dalla gravità dei fatti di sabato, voglia, per esempio, sospendere i campionati, rivedere a fondo tutto il sistema, mandare in fallimento le squadre con i bilanci disastrati e liquidare quelle altre per poi ripartire da zero. Supponiamo che voglia fare qualcosa che somigli all’azione della Thatcher dopo l’Heysel.


• Potrebbe?
Ma figuriamoci. Lei lo sta dicendo per assurdo, naturalmente, per paradosso. Certo. Ma non potrebbe farlo neppure se fosse giusto: le varie autonomie del calcio gli si rivolterebbero contro, i padroni delle società, i dirigenti del squadre, i procuratori, quelli delle scommesse, e tutti gli altri. Ed è la stessa cosa quando vuole cambiare la legge elettorale o riformare il Senato. Indipendentemente dal fatto che le riforme siano giuste o sbagliate sembra comunque impossibile farle perché a cambiar qualcosa si colpisce sempre qualcuno e l’interesse generale — se uno sapesse con sicurezza cos’è — è sempre in contrasto con qualunque interesse particolare. È il sistema italiano delle tribù. Tribù dei magistrati, tribù dei poliziotti, tribù dei giornalisti, tribù dei burocrati. Tribù sempre in lotta tra loro e sempre pronte ad accordarsi, preferibilmente sottobanco. La tribù delle tribù, cioè lo Stato, è stato vuotato di senso e di autorevolezza. Chi, in un sistema come questo, vorrà correre il rischio di assumersi una qualche responsabilità?


• Quindi la sequenza di Gennaro ‘a Carogna che concede la disputa della partita ed evita con un solo gesto un possibile massacro è una metafora del nostro sistema.
Purtroppo sì. Non ha visto che, dopo, le dichiarazioni della Carogna («non c’è stata nessuna trattativa») sono identiche a quelle del capo della polizia? La mancanza di autorità, la fuga dalla responsabilità insegnano a far politica. Politica all’italiana, si capisce.
(leggi)

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