Fulmini 6/5/2014, 6 maggio 2014
PAURA «Finalmente sto bene, moralmente sono insieme contento e deluso. Non mi piace dare numeri o fare percentuali sulla mia condizione, sto bene e voglio chiudere bene
PAURA «Finalmente sto bene, moralmente sono insieme contento e deluso. Non mi piace dare numeri o fare percentuali sulla mia condizione, sto bene e voglio chiudere bene. Era un momento in cui c’era da lottare e io non ho avuto paura» (Giuseppe Rossi). DOMANDE «Se è vero che il mio futuro dipende dall’ingresso in Europa? Basta con ’ste domande banali... So che non è così, ma fate questa domanda a chi volete, a me non interessa, io penso a lavorare» (Walter Mazzarri). TERZO MONDO «Io qui in Turchia mi trovo bene, il club è ben organizzato, non pensate che sia un terzo mondo calcistico. Ma l’Italia mi manca e credo manchi a tutti quelli che vivono all’estero» (Roberto Mancini). FASTIDIO «Marquez al momento ha qualcosa in più. Sono l’unico che finora gli ha dato un po’ fastidio. Devo continuare su questa strada, ma la Yamaha deve darci una mano, la Honda è superiore. L’obiettivo è cercare di batterlo e prima o poi ce la facciamo» (Valentino Rossi). DIFFICILI «Mi sento così bene sulla moto e in squadra… Tutto è perfetto fino a questo momento. Ma so che arriveranno giorni più difficili e in quella situazione sarà fondamentale capire che finire le gare e fare punti sarà l’unica cosa che conta» (Marc Marquez). FESTA «Dite che Marquez batterà i miei record? Non lo so, non credo… Magari succederà: del resto i miei record non me li posso mica portare dietro… Spero solo che mi inviti alla festa!» (Giacomo Agostini). TERRESTRE «L’anno scorso ero un Nibali di un altro pianeta. Adesso, in questo momento sono normale. Terrestre» (Vincenzo Nibali). FINE «Mi sento a fine carriera ma nel senso buono del termine. In fondo faccio parte della nazionale da oltre dieci anni e continuo a vincere medaglie. I mie migliori risultati li ho già raggiunti, non posso fare di più. Perciò tutto quello che arriverà da qui in poi sarà ben gradito» (Filippo Magnini). BAMBINI «Per me lo spogliatoio è sacro, una specie di santuario. All’interno possono esserci litigi e discussioni, è normale, ma non deve uscire niente perché dobbiamo fidarci l’uno dell’altro. È un codice da non infrangere. Siamo uomini, non bambini!» (Nigel De Jong). ISOLA «Il tennis è uno sport per solitari, molto egoisti ed individualisti. E per i tuoi bambini non vuoi questo senso di isolamento, di separazione, come su un’isola» (Andrea Agassi).