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 2014  maggio 06 Martedì calendario

PANAGOPOULOS, IL GRECO IN LISTA IN ITALIA: NOI CONTRO LA TWITTER GAUCHE


MILANO — Argyrios Panagopoulos è nato ad Atene e ha 53 anni, una ventina dei quali passati in Italia: università di Camerino, giornalismo a Urbino, comunicazione in Cattolica. Poi non è tornato in Grecia, ma è andato in Spagna a seguire il movimento degli Indignados . Oggi, è uno stretto collaboratore di Alexis Tsipras, il leader di Syriza , la sinistra che potrebbe diventare il primo partito ellenico e che ha già spinto nell’angolo i socialisti del Pasok: «A me non pare una cosa strana. Quando la sinistra o la ex sinistra si schiaccia sulle posizioni dell’austerità, non può che uscirne sconfitta. O anche distrutta: è successo in Francia, Spagna e Portogallo. In Grecia, invece, siamo stati coerenti: quando Papandreou ci ha proposto un governo di solidarietà nazionale, noi abbiamo risposto che non avremmo governato per chiudere gli ospedali».
La prima domanda che viene da fargli è: come mai in Grecia la sua sinistra sembra trionfare e in Italia si batte per superare il quorum? Secondo Panagopoulos, che è candidato in Italia nella circoscrizione Nordovest, «la sinistra italiana esce politicamente da tanti insuccessi, ha accettato di stare in governi che punivano il suo elettorato. Anche se ha un radicamento di associazioni e di volontari che noi tutt’ora ci sogniamo».
La ricetta di Syriza consiste anche «nello stare nei quartieri, risolvere i problemi delle persone che soffrono senza farne una questione ideologica. Per esempio, nei momenti più difficili della crisi il partito ha organizzato dei mercati di quartiere di equo prezzo. In alcuni casi, questi mercati distribuivano 100 tonnellate di cibo al giorno». Insomma, qualcosa di assai diverso dalla «Twitter-gauche ossessionata dai social network». Inoltre, secondo il candidato, «Syriza ha organizzato il malcontento in modo positivo, abbiamo spiegato la nostra idea di Europa dei popoli e non della speculazione. Senza dire bugie: abbiamo detto a tutti che non riavranno più quello che hanno perduto con la crisi. Ma che la crisi può essere l’occasione per ricostruire la società greca».
Il problema di quella che lui chiama «l’ex sinistra» è anche quello «di essersi accontentati di rappresentare il voto utile contro Silvio Berlusconi. Ma non basta, il conflitto ora si è completamente spostato. E loro non si rendono conto che con l’austerità stanno distruggendo la classe media, che è il serbatoio della democrazia». Il risultato, secondo il politico greco, è che «tutti si buttano sui populismi e su Grillo». E dunque, secondo Panagopoulos, per Renzi sarà dura: «Dovrà fare altri tagli, duri. Le medie e piccole aziende non reggeranno, da noi sono state rase al suolo». Per questo sarebbe un «indice di maturità il dire di voler fare altre cose, cose diverse. Io spero che L’altra Europa con Tsipras possa essere utile anche al Pd, per spingerlo a uscire dalla subalternità ai banchieri».