Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Siamo in sede vacante, cioè il Papa ha lasciato, ieri sera alle otto, come più volte annunciato. Ci sono un paio di frasi memorabili. «Continuerò ad esservi vicino nella preghiera, specialmente nei prossimi giorni. Tra di voi c’è anche il futuro Papa al quale oggi prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza», detto nel saluto ai cardinali di ieri mattina, ed è naturalmente una frase che nessun papa negli ultimi seicento anni ha potuto pronunciare. Ancora: «Dalle otto di questa sera inizia l’ultima tappa del mio pellegrinaggio sulla terra». E anche questa è una frase inaudita. Da secoli, l’esser papa era l’ultimo tratto di vita del Prescelto, non il penultimo.
• In che consisterà poi questo ultimo tratto di vita?
Benedetto, mentre io e lei parliamo, è già a Castelgandolfo, portato dall’elicottero dopo un breve volo di un quarto d’ora. Qui lo ha accolto una folla di diecimila persone a cui il papa ha rivolto un discorso di un minuto e mezzo, pieno soprattutto di ringraziamenti. Il sindaco di quel paesello è una signora, si chiama Milvia Monachesi. Ha detto: «L’ho trovato molto, molto provato. Molto, molto stanco. Rimarrà qui da noi tre mesi e vogliamo credere che sia davvero possibile conferirgli la cittadinanza onoraria con la sua presenza in piazza». Non credo che sarà possibile: il papa s’è impegnato a un silenzio assoluto. La scelta della Mater Ecclesiae, convento di clausura, per il soggiorno definitivo, è significativa. Quando è arrivato a Castelgandolfo, le campane della piccola cittadina laziale si sono messe a suonare a stormo, interrompendo il rosario che era in corso dalle 16.30. Le strade erano stracolme. Benedetto è stato applaudito e s’è mostrato sospreso di quella festa. «Voi sapete che questo giorno mio è diverso da quelli precedenti: non sono più Pontefice Sommo della Chiesa cattolica: fino alle otto di sera lo sarò ancora, poi non più. Ma vorrei ancora, ...ma vorrei ancora con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell’umanità. E mi sento molto appoggiato dalla vostra simpatia. Andiamo avanti con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo. Grazie, vi imparto (sic) adesso con tutto il cuore la mia benedizione. Sia benedetto Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Grazie, buona notte. Grazie a voi tutti». Sono le sue ultime parole da papa.
• Non era in preparazione un’enciclica? Si diceva che comunque l’avrebbe completata e pubblicata in forma di libro.
La completerà, ma non la pubblicherà. Il rischio dei due papi, il rischio di interferire con l’attività del nuovo pontefice, davanti al quale sin da ieri si è significativamente inchinato, è troppo grande. Benedetto, nominato “papa emerito”, non porterà più le babbucce rosse e neanche la mantella bianca. L’anello piscatorio verrà spezzato. I suoi appartamenti chiusi a chiave, fino all’arrivo del nuovo Eletto. Chiuso il portone del palazzo di Castel Gandolfo e partenza delle guardie svizzere. Segno tangibile che il papa non abita più lì. Non c’è più il papa, siamo entrati nel periodo della sede vacante.
• Il conclave?
Una settantina di cardinali sono già a Roma. La data non è stata ancora fissata. I giornali scrivono ogni giorno un articolo sui papabili, mostrando di essere a conoscenza di retroscena, cordate, camarille. Le varie fazioni – dicono - si stanno organizzando e qualcuno ha potuto calcolare che l’arcivescovo Angelo Scola, capo dei ratzingeriani, ha a sua disposizione un pacchetto di 67 voti sui 78 necessari per essere eletto. Potrebbero venirgli dai bertoniani (Tarcisio Bertone, 78 anni, segretario di Stato) i quali li darebbero in cambio della permanenza in segreteria del loro capo. Sarebbe forte anche il partito degli americani, che potrebbe aggregare i rappresentanti di altre comunità, specie latine, si sottolinea ad esempio che il Brasile è il paese al mondo con più cattolici, d’altra parte è forse giunta l’ora di un ritorno dei machiavellici italiani, mentre risulta sempre più seducente, almeno agli occhi della stampa, l’austriaco Christoph Schönborn, 67 anni, simpatico, disinvolto, una creatura di Benedetto XVI che potrebbe coagulare il voto europeo.
• A tutto questo Benedetto XVI ha accennato nei suoi saluti di ieri?
«Mi sono sentito come San Pietro nella barca sul lago di Galilea… Vi sono stati momenti in cui le acque erano agitate ed il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa, e il Signore sembrava dormire. Ma ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è Sua. E il Signore non la lascia affondare».
• I due cardinali che erano stati messi sotto accusa perché avevano difeso i pedofili o erano stati accusati di «rapporti inappropriati» con giovani sacerdoti?
O’Brien, quello dei rapporti inappropriati, s’è dimesso lunedì scorso. Di Mahony, che avrebbe protetto 125 preti pedofili, c’è la foto che lo mostra, qui a Roma, mentre bacia la mano a Benedetto ancora pontefice.
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