m.bel., il Sole 24 Ore 1/3/2013, 1 marzo 2013
JUVE IN UTILE MA IL VERO TEST È A FINE ANNO
In attesa di disputare questa sera la sfida-scudetto contro il Napoli, la Juventus rinsalda la sua vocazione di club leader del calcio italiano anche sul piano economico-finanziario. Ieri, il Cda della società presieduta da Andrea Agnelli ha approvato la semestrale al 31 dicembre 2012 che riporta i conti in territorio positivo. L’utile è stato di 11 milioni (l’esercizio del periodo luglio-dicembre 2011 si era chiuso con un rosso di 34,6 milioni). Il fatturato è cresciuto del 75% nel semestre, passando da 85,4 a 149,4 milioni.
Fondamentale è stato il ritorno della squadra di Antonio Conte in Champions league che ha già portato nelle casse bianconere 42 milioni grazie ai proventi tv. Dallo Juventus stadium sono arrivati invece 19,6 milioni (contro i 14 dell’anno scorso). Ma restare competitivi costa: la Juventus è riuscita a contenere l’incremento delle spese dell’11% (sono salite nel semestre da 91 a 101 milioni). In particolare, per gli ingaggi il club ha speso 65,6 milioni (+4 rispetto al 2011). Nelle due fasi del calciomercato 2012/13 inoltre la Juve ha investito 51 milioni. Per raggiungere l’equilibrio dei conti, in vista del fair play finanziario, dunque di strada ce n’è ancora da fare, come si evidenza nello stesso comunicato che accompagna la semestrale. Il bilancio annuale (al 30 giugno 2013) registrerà infatti ancora un deficit, sia pure "in netto miglioramento" rispetto alla scorsa stagione quando si è avuta una perdita di 48,7 milioni. (m.bel.)