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 2010  ottobre 27 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Il Dossier sull’immigrazione della Caritas, il ventesimo della serie, 512 pagine di analisi e tabelle riferite all’anno 2009, contiene in breve le seguenti informazioni: le persone straniere “regolarmente soggiornanti in Italia” sono 4 milioni e 919 mila (secondo l’Istat 4 milioni e 235 mila), cioè abita in Italia un immigrato regolare ogni 12 residenti. Gli irregolari stanno tra 500 e 750 mila (dati Oecd). Le prime cinque collettività sono: rumeni, 887.763; albanesi, 466.684; marocchini 431.529; cinesi (della Repubblica popolare) 188.352; ucraini 174.129. La stragrande maggioranza degli immigrati sta nel centro-nord: il 35% nel Nord-Ovest, il 26,6% nel Nord-Est; il 25.3% al Centro; appena il 9,3% nel Mezzogiorno continentale e il 3,8% nelle isole. Un quarto di tutti gli immigrati risiede in Lombardia. La maggior parte lavora nell’edilizia (13,2%), seguono i servizi alle famiglie (12,8%) e i servizi alle imprese (11,1%). Inoltre: a Milano i pizzaioli egiziani sono più numerosi di quelli napoletani, Carpi e Prato sono pieni di imprenditori tessili non italiani, ad Arzignano vanno forte gli stranieri con aziende dedite alla concia. In generale, per ogni 30 imprenditori operanti in Italia, uno è straniero.

La malavita?
C’è un capitolo dedicato alla “Criminalità vera e criminalità percepita”. Viene citato uno studio di Simone Russo: prese in considerazione dieci tipologie di delitto, solo tre hanno una correlazione significativa con la presenza straniera, cioè la violenza sessuale, l’istigazione alla prostituzione e il furto. Per le lesioni personali volontarie, le rapine, la produzione e lo spaccio di stupefacenti, e la violenza/resistenza, i reati commessi da italiani e stranieri si pareggiano. Per gli omicidi volontari, i maltrattamenti in famiglia e le estorsioni gli stranieri sono più virtuosi di noi. Stiamo parlando di raffronti che tengono conto delle rispettive popolazioni. In generale, guardando la tabella che si intitola “Denunce presentate all’autorità giudiziaria 2007-2009”, la criminalità straniera sembrerebbe in diminuzione, sia in termini assoluti che relativi alla popolazione. Si passa dalle 299.874 denunce del 2007 alle 259.434 del 2009. In percentuale: dal 35,5% al 31,7% sul totale delle denunce con autore noto.

Stupefacente. E i rumeni, la mala albanese, gli zingari, i senegalesi che spacciano droga?
Albanesi: «Stabilizzati i flussi, la loro rilevanza nelle statistiche criminali risulta fortemente ridimensionata». Rumeni: «Le statistiche continuano ad accertare un loro coinvolgimento più ridotto rispetto alla generalità degli immigrati». Per gli africani, il Dossier ammette che esistono «problemi relativi alla loro implicazione sia nella criminalità comune che in quella organizzata». Quanto ai rom, «sono stati, sono e forse continueranno ad essere il gruppo maggiormente preso di mira al di là delle specifiche sue colpe, come quella, mai provata, di trafugare bambini».

Gli immigrati sono un bene?
Secondo la Caritas, sì. In termini finanziari: gli immigrati versano all’Inps sette miliardi di contributi all’anno, cifra «che ha portato al risanamento del bilancio dell’Istituto perché, essendo giovani, sono per lo più lontani dall’età di pensionamento. Essi inoltre dichiarano al fisco 37 miliardi l’anno e contribuiscono al Prodotto Interno Lordo del Paese per più dell’11%». In termini sociali: una quota importante di immigrazione giovane sopperisce all’invecchiamento progressivo della popolazione italiana; l’immigrazione (le badanti) svolgono un servizio insostituibile in aiuto della popolazione anziana; il falso sogno di ridurre l’immigrazione a zero ridurrebbe di un sesto in mezzo secolo la popolazione italiana.

La politica dei respingimenti ha funzionato?
In mare, sì. Il Dossier – che non è amico del governo – ammette che gli accordi tra Italia e Libia hanno ridotto gli sbarchi fin quasi al 90%. Il problema è che entrano o tentano di entrare dalla parte del mare il 5% appena dei clandestini. La maggior parte ricorre al visto turistico, come premessa del successivo inabissamento. La classifica dei respingimenti – cioè dello straniero che tenta di entrare irregolarmente – vede al primo posto le frontiere aeree: 2.719 casi nel 2009.

Il pugno duro di Maroni?
Nella forma compassata del Dossier, se ne dà un giudizio addirittura sarcastico: «Gli immigrati irregolari che nel 2009 hanno ricevuto una qualche forma di sanzione da parte delle forze dell’ordine sono stati 52.283, ossia meno di un decimo della stima degli irregolari. Soltanto un terzo degli irregolari sanzionati dalle forze dell’ordine ha effettivamente abbandonato il paese. Oltre la metà (58,5%) dei 10.913 transitati nei Cie nel 2009 non è stato rimpatriato. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 27/10/2010] (leggi)

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