Cristina Togledi, www.oggi.it, 27 ottobre 2010, 27 ottobre 2010
LA TRANS EFE VA IN TV
«Dopo dieci anni di lavoro, credo di aver capito che, prima o poi, qualunque uomo voglia provare l’esperienza della trans. Per curiosità, per spezzare la noia della vita, per far girare adrenalina nelle vene sclerotizzate dalla routine. Se fossi sposata, non mi fiderei. Non c’ è cittadino al di sopra di ogni sospetto, come diceva quel film....». Parola di una che dall’alto dei suoi tremila clienti ha voce in capitolo: lei si chiama Efe Bal, è turca, vive e lavora a Milano, ha studiato marketing, parla quattro lingue e ha fama di essere una delle più belle trans in circolazione per via delle sue linee sinuose ma non volgari e del viso con gli occhi a mandorla. Una bellissima donna, se non fosse che ha quel qualcosa in più da offrire che fa letteralmente impazzire molti uomini.
Per rendersene conto basta fare un giro sul suo sito e verificare la quantità di contatti giornalieri (sono circa mille e se fa una comparsata in Tv si impennano sino a quarantamila). Proprio lei che di uomini s’intende (e soprattutto si intende dei vizi che consumano nel segreto della sua camera da letto rosa) ha scritto "Quello che i mariti non dicono" (con Stefania Berbenni, giornalista di Panorama, Mondadori editore). Sono 120 pagine di spericolate memorie al peperoncino che fotografano bene l’ ingordigia sessuale maschile e, per l’appunto, quello che i mariti mai e poi mai avrebbero il coraggio di confessare: il loro lato perverso, trasgressivo, infantile. In una parola: nero. E ora è pronta a sbarcare in Tv, su Antenna 3, con un programma tutto suo. In cui, dice, farà nomi importanti...
Ma la domanda che arrovella le donne è: perché gli uomini scelgono le trans?
«È la domanda che mi sento fare più spesso: gli uomini ci cercano soprattutto per curiosità. Sanno com’è fare l’amore con le donne e qualcuno l’ha anche già fatto con un uomo. La trans è la variabile che li fa impazzire, che gli offre il corpo, la dolcezza e la remissività della donna dei sogni, la trasgressività della prostituta e le prestazioni sessuali di un uomo. Quando siamo tra le lenzuola diventa una "faccenda tra uomini", c’è complicità, i miei clienti sanno che possono chiedermi tutto e che io capisco le loro pulsioni. La cosa che li eccita di più però è sempre la stessa: l’unico dettaglio maschile del mio corpo».
Beh, allora la faccenda è risolta: i suoi clienti sono tutti gay inconsapevoli o irrisolti o inconfessati, anche a se stessi.
«Non sono d’ accordo. Io non ho la barba, i peli sul petto, i muscoli e la mascella quadrata. Se fossero gay cercherebbero un uomo e basta. A me viene il dubbio che i miei clienti siano potenziali gay quando capisco che io sono il primo gradino di un’escalation, quando si avvicinano a me solo per qualche carezza, ma già la seconda volta che ci vediamo vogliono fare il ruolo della donna. Ecco, quando quel "gioco" diventa un’ossessione, sì, penso che siano gay».
Qual è il lato oscuro dei nostri mariti che non conosciamo? Che cosa nasconde quella parte di anima nera che una moglie non vede e che non sa appagare?
«Tante cose. C’è la curiosità del bambino che ha dentro di sé qualunque uomo. C’è il gusto meraviglioso del proibito. C’è la novità. C’è l’adrenalina del superare i limiti accettati dalla società "normale". C’è la competenza fisica della trans che, essendo anche uomo, sa bene cosa fare per procurare il massimo del piacere fisico».
Nel suo libro (e ne parlerà anche in Tv) c’è il signor Moderato che «se gli altri sapessero com’è veramente...», ovvero un signore famoso che vediamo nei dibattiti in Tv e che durante i vostri giochi erotici vuole indossare i tacchi a spillo e la guêpière; c’è il signor Noneroio, che dopo averla posseduta nella camera da letto di casa sua, con le foto di moglie e figli appese ai muri, la congeda in malomodo; c’è Amhed, uomo d’ affari che prenota tre camere d’albergo attigue, una per lui e la moglie, una per la sua amante, una per lui e per lei; c’è l’idraulico sposato che soddisfa in ogni senso le sue clienti e poi viene da lei a raccontarlo; e c’è il giovane rampollo dal cognome famoso che le scrive «Ti amo» e le promette amore eterno.
«Dal mio letto passano avvocati, medici, giornalisti famosi, politici; e anche studenti, muratori, operai che risparmiano tutto l’anno per venire da me il giorno del loro compleanno... Qui vengono uomini di ogni classe sociale e spesso davvero belli. Quando si spogliano diventano tutti uguali perché vogliono la stessa cosa: perdersi, dimenticare se stessi e le regole. E quando la Borsa scende io lavoro molto meno perché gli uomini d’affari sono troppi presi dall’ansia del lavoro, non hanno la testa per il sesso. I giorni migliori sono i compleanni, la vigilia di Natale e il pomeriggio di Capodanno. Dopo le feste in famiglia ai mariti piace regalarsi una mezz’ora con me».
Mezz’ora con lei costa 200 euro, un’ora 300. Ma poi c’è chi raddoppia i compensi e chi la copre di regali, come fossero innamorati.
«Capita a loro di perdere la testa e capita a me: come racconto nel libro, siamo esseri umani, non dimenticatelo! Ci sono uomini che arrivano col regalo, mi invitano per il weekend, vogliono essere accompagnati a fare shopping e poi mi comprano ciò che chiedo. Ma questo ruolo da "cavaliere" cortese, quasi da "fidanzato", dura sempre poco. Poi hanno paura e scappano. I migliori? Gli uomini sposati da tanto tempo, sono i più fedeli».
Fedeli a lei, come clienti. Non alle mogli, per carità!