Glaugo Maggi, La Stampa 27/10/2010, 27 ottobre 2010
Fumata bianca alla Berkshire Hathaway, la società-fondo d’investimento del finanziere d’America, Warren Buffett, 80 anni, che da Omaha, Nebraska, ha conquistato Wall Street
Fumata bianca alla Berkshire Hathaway, la società-fondo d’investimento del finanziere d’America, Warren Buffett, 80 anni, che da Omaha, Nebraska, ha conquistato Wall Street. Finalmente c’è il nome dell’erede, Todd Combs, ma è stata una scelta obbligata per il ritiro degli altri papabili. Dopo anni di congetture, e cadute da tempo le candidature dei suoi tre figli, l’amico di Bill Gates con cui si alterna in cima alla lista dei paperoni del mondo (c’è solo il messicano Carlos Slim a insidiare i due in vetta) ha deciso per un gestore di hedge funds del Connecticut, un outsider di 39 anni che nessuno conosceva al di fuori del giro degli addetti ai lavori. Non sarà facile per Combs calarsi nei panni di Warren, che ha escogitato una successione per stadi. Per ora il novizio avrà da gestire un patrimonio di “soli” 100 miliardi di dollari, che sono comunque la luna rispetto ai 400 milioni dell’hedge fund che amministra oggi: il Castle Point Capital, fondato con capitali della società di private equity Stone Point Capital. Combs ha guadagnato il 34% dall’avvio della sua attività, anche usando lo stile d’investimento short, ossia la scommessa sulle azioni che perdono. Un ottimo risultato confrontato con il -5,1% dato dallo Standard & Poor’s 500 nello stesso periodo. Buffett aveva tre nomi nel mirino, e degli altri due l’unico noto per un articolo del Wsj era il gestore cinese di hedge fund Li Lu, che ha preferito declinare l’offerta e continuare a guadagnare più soldi gestendo portafogli privati. Per esempio, quello che il vecchio vice chairman di Berkshire, Charles Munger, 86 anni, possiede al di fuori della società di Buffett. Anche il secondo papabile ha rifiutato la proposta, e ciò prova la difficoltà di attirare talenti che riescono a fare miliardi di guadagni con i propri hedge funds. «Si possono fare un sacco di soldi con la carriera in Berkshire», ha ammesso Buffett, che ha stabilito una paga per se stesso da 100 mila dollari annui come numero uno, «ma non miliardi di dollari». All’inizio Combs sarà pagato solo in percentuale sulla extraperformance che realizzerà rispetto all’andamento dell’indice S&P 500, sempre che sappia fare meglio anche con volumi moltiplicati. Poi potrà investire i propri capitali, come fanno i gestori, per condividere rischi e ritorni frutto dell’andamento dei portafogli. Per ora Buffett resterà sia amministratore delegato (Ceo) sia capo degli investimenti (Cio). «Finché sono ancora qui io - ha detto il fondatore annunciando la nomina - Combs non assumerà la funzione piena del manager degli impieghi finanziari. Ma è un passo importante. Se muoio stanotte il board ha qualcosa di pronto». Il favorito per succedere a Buffett come amministratore delegato è, secondo voci mai confermate ufficialmente dalla società, David Sokol, 53 anni, nato a Omaha e chairman di Berkshire unit Mid-American Energy Holdings e Ceo di NetJets, che vende quote di multiproprietà di jet privati a privati e imprese.