Catherine Schwaab, Chi, n. 43, 27/10/2010, pp. 94-101, 27 ottobre 2010
Ogni settimana, Alain Delon raggiunge in Svizzera il figlio Alain-Fabien. Il ragazzo frequenta il collegio Le Rosey (la cui retta costa 90 mila franchi svizzeri all’anno - poco meno di 70 mila euro) e in passato è stato ricoverato dalla madre, Rosalie Van Breemen, in un ospedale di Amsterdam, per tossicodipendenza
Ogni settimana, Alain Delon raggiunge in Svizzera il figlio Alain-Fabien. Il ragazzo frequenta il collegio Le Rosey (la cui retta costa 90 mila franchi svizzeri all’anno - poco meno di 70 mila euro) e in passato è stato ricoverato dalla madre, Rosalie Van Breemen, in un ospedale di Amsterdam, per tossicodipendenza. «Mi facevo degli spinelli, ma come molti adolescenti». Suo padre Alain Delon non ne era a conoscenza, finchè una telefonata della figlia Anouchka non l’ha informato. È iniziata così una battaglia legale che si è conclusa il 24 settembre scorso, con la pronuncia del Tribunale di Parigi, che ha affidato la custodia di Alain Fabien a Delon. *** «Tre o quattro anni fa ero stanco della vita e dicevo loro [ai figli, ndr]: “Non ho più voglia di stare qui, voi siete l’unica mia ragione di vita e resto solo perché voi avete bisogno di me”. Mia figlia [Anouchka, ndr], dopo un lungo periodo di silenzio, mi ha annientato, dicendomi: “Papà, non voglio che tu te ne vada, perché ho voglia che tu stia al mio fianco il giorno del mio matrimonio”. Frasi di questo tipo ti rimettono in riga» (Alain Delon).