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 2018  maggio 29 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Maria Elisabetta Alberti Casellati
Il Presidente della Camera è Roberto Fico
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Paolo Gentiloni (interim)
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Jerome Powell
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

La missione impossibile di Cottarelli

Il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, presenterà la lista dei ministri stamattina. Nel pomeriggio dovrebbe svolgersi la cerimonia del giuramento col passaggio delle consegne da parte di Paolo Gentiloni. Entro venerdì il rito delle fiducie dovrebbe essere completato.

Mattarella scioglierà le Camere già lunedì prossimo?
Non lo so. Certo dovrà scioglierle molto presto. Cottarelli ha detto: «Andrò in Parlamento con un programma che presenti la legge di bilancio e porti il Paese alle elezioni all’inizio del 2019 in caso di fiducia o dopo agosto in caso di sfiducia». Presenterò in tempi molto stretti la lista dei ministri. Il governo sarà neutrale, assicurerà una gestione prudente dei conti pubblici e riterrà essenziale la partecipazione dell’Italia all’area euro. Mi impegno a non candidarmi e così anche i ministri». Cottarelli, diciamolo subito, è un grand’uomo. È arrivato a Roma in treno, con un trolley. È andato a piedi al Quirinale. Ha incontrato, subito dopo il capo dello Stato, i presidenti di Camera e Senato. Gli è stato detto di far presto, e farà presto. Qualcuno si aspetta colpi di scena o assi nella manica da parte del Quirinale, carte segrete che rovescerebbero la situazione e indurrebbero il Parlamento a dare via libera all’ennesimo premier non eletto. Non ci pare. Non pare neanche ai mercati, si direbbe. La Borsa ha perso poco più di due punti e lo spread, dopo una leggera, incoraggiante caduta mattutina fino a 190, è risalito e ha chiuso a 235. Il decennale italiano paga il 2,7%. E sta anche arrivando il nuovo ciclo di aste, da cui capiremo a che prezzo gli investitori sono disposti a comprare debito italiano.

Se Mattarella ha respinto la candidatura di Paolo Savona, vanificando l’esperimento Conte, proprio per difendere i risparmi degli italiani, come mai lo spread sale?
Perché i mercati calcolano che, dopo la caduta di Cottarelli, si andrà al voto ai primi di settembre, Salvini e il MS5 vinceranno tutto quello che c’è da vincere e metteranno in atto quello che s’erano proposti, compreso l’inizio della trattativa con l’Europa per cambiare l’architettura dell’Unione e dell’euro. Tutte eventualità che creano incertezza. Grillo attacca con un video su Facebook: «La gente non parla, è avvilita. Perché c’è qualcuno che parla al posto di milioni di italiani: il mercato. Il mercato oggi è lo pseudonimo del capitalismo più avvilente e di predazione che abbiamo in Italia». Di Maio ha detto: lo spread sale lo stesso, quindi non era colpa nostra.

È sicuro che M5S e Lega prenderanno tutti questi voti?
Abbiamo, fresche fresche, le simulazioni dell’Istituto Cattaneo, costruite sull’ipotesi che gli italiani votino esattamente come il 4 marzo. Citiamo tra virgolette: «L’ipotetica alleanza tra M5S e Lega Nord consentirebbe ai due partiti di conquistare all’incirca il 90% dei seggi nelle due Camere. Il cartello giallo-verde risulterebbe il più votato in 219 collegi su 232 (94,4%) alla Camera dei deputati e in 104 collegi su 116 (89,7%) al Senato. Questo risultato consentirebbe di superare il dualismo geografico che si è manifestato nelle ultime elezioni. Aggiungendo i voti derivanti dalla parte proporzionale nell’assegnazione dei seggi, questa alleanza - che oggi può contare alla Camera su 343 parlamentari (55%) e al Senato su 167 (54%) - potrebbe reggersi in entrambe le aule su una maggioranza parlamentare pari ai due terzi dei componenti: 425 a Montecitorio (68,8%) e 209 a Palazzo Madama (67,6%)». 

L’impeachment?
Se ne parla meno, e forse è un’ipotesi tramontata, anche perché Salvini non sembra intenzionato. Ci saranno invece due manifestazioni. Una a Roma il 1° giugno promossa dal Pd in difesa di Mattarella, un’altra il 2 giugno organizzata dal M5S. Ieri Di Maio ha visto Salvini, poi ha tenuto una diretta su Facebook, quindi s’è presentato a Pomeriggio 5 dalla D’Urso. Ha detto questo: «È stato un atto ignobile non far partire il nostro governo. Adesso lavoriamo per far partire le commissioni parlamentari e iniziare a realizzare il contratto di governo dal Parlamento. Finché non si va al voto il Parlamento ha un’unica maggioranza, M5S-Lega, e un contratto di governo da realizzare. Faremo in modo che alle prossime elezioni non ci sia lo stesso presidente». Poi ha annunciato la manifestazione per il prossimo 2 giugno: «Organizzeremo delle manifestazioni nelle principali città italiane, delle passeggiate, dei gesti simbolici».

Potrebbero M5S e Lega presentarsi alle elezioni coalizzati?
Nessuno dei due lo ha escluso. Salvini ha detto che se Berlusconi vota la fiducia a Cottarelli, con lui ha chiuso. Berlusconi, che domenica sera s’era schierato con Mattarella, ha detto che Forza Italia non voterà la fiducia a Cottarelli.
(leggi)

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