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 2018  maggio 29 Martedì calendario

In morte di Pippo Caruso

Si è spento ieri all’età di 82 anni il maestro Pippo Caruso, compositore, arrangiatore e storico direttore d’orchestra del Festival di Sanremo e dei programmi di Pippo Baudo. Caruso era nato a Belpasso, vicino a Catania, nel 1935. Il suo nome è legato indissolubilmente a quello dell’amico-mentore Pippo Baudo, con cui ha condiviso varie edizioni del Festival di Sanremo, oltre a programmi di successo come «Fantastico», «Serata d’onore», «Numero Uno», «Domenica In». Proprio con Baudo, Caruso ha contribuito a lanciare nomi come Heather Parisi e Lorella Cuccarini, per le quali ha scritto balletti e canzoni («Anche noi», «Tutto matto», «Io ballerò»). Il suo brano più famoso resta tuttavia la sigla-tormentone del Festival di Sanremo 1995, quel «Perché Sanremo è Sanremo» (scritta con Sergio Bardotti) che per anni ha accompagnato la gara canora in tutte le successive edizioni baudiane. Gli irrinunciabili baffetti e i capelli ondulati sulle spalle erano valse al maestro l’affettuoso appellativo di D’Artagnan, il celebre moschettiere reso immortale da Dumas. Un soprannome che sintetizzava bene il rapporto con Baudo, col quale aveva stretto amicizia sin da ragazzo. Ricorda il conduttore: «Dopo la scuola ci eravamo persi di vista. Ci siamo incontrati di nuovo, molti anni dopo, per le strade di New York: Pippo suonava nelle orchestre sulle navi da crociera. Lo riportai con me in Italia. Era un grandissimo direttore d’orchestra, con un bagaglio musicale e culturale enorme». Con la sua bacchetta Caruso aveva diretto le orchestre Rai di Roma e Milano, l’orchestra sinfonica della Rai e del Festival di Sanremo, solo per citare le più importanti. «Ha segnato la storia della nostra canzone, un’epoca importante dello spettacolo e della cultura in Italia» ha ricordato ancora Baudo. Che due anni fa era stato alle nozze di Caruso. «Poi le cose sono precipitate. Una banale caduta in casa lo aveva costretto, dopo un intervento per ridurre una frattura al femore, sulla sedia a rotelle. È stata la fine». Di Caruso restano alcune canzoni memorabili: «L’amore è», cantata da Lorella Cuccarini e Alessandra Martines per la sigla di Fantastico 7, «Il Maestro di violino», «Ancora», «Johnny Bassotto», «Isotta», «La tartaruga». I funerali si celebrano oggi alle 16, nella chiesa Santa Croce di Passo Corese, frazione del Comune di Fara in Sabina (Rieti).