la Repubblica, 29 maggio 2018
La politica beffa Fininvest
Dopo la beffa, il danno. La vittima finanziaria numero uno delle peripezie del governo grillo-leghista e dello stallo post-elettorale è l’uomo che la mattina del 5 marzo si era svegliato convinto di aver vinto le elezioni con la sua coalizione di centro-destra: Silvio Berlusconi.La beffa politica è evidente: il suo (ex?)-alleato Matteo Salvini ha flirtato a lungo con il Movimento5stelle, il nemico pubblico numero uno del “partito-Mediaset” e oggi rimette in discussione l’alleanza Lega-Fi. Il danno è ancora più chiaro: dal 4 marzo in poi, al netto di una fiammata nelle ore successive allo spoglio, i titoli della scuderia del Biscione sono andati a picco, aprendo nel conto in banca dell’ex-Cav un buco (virtuale) di 500 milioni.Prima del voto Silvio aveva in portafoglio titoli Mediaset, Mondadori e Mediolanum per 2,37 miliardi. Ora il tesoretto è sceso a 1,88 miliardi.Nel mazzo delle aziende berlusconiane non se ne è salvata nemmeno una. Le tv di Cologno, balzate dopo l’intesa post-elettorale con Sky e grazie alla sconfitta di Vivendi in Telecom, hanno messo la retromarcia e dal 15 maggio hanno bruciato in Borsa il 12% del loro valore.