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 2008  febbraio 21 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri nuovo record del prezzo del petrolio, quotato a 100,27 dollari al barile. E nuovo record nel prezzo della benzina, che l’Agip ha portato a 1,399 euro. Le agenzie di stampa hanno ricominciato con i confronti: la benzina, che a febbraio 2007 costava 1,213 euro al litro, dodici mesi dopo risulta aumentata del 15%. Il gasolio del 20%. Secondo le associazioni dei consumatori questi aumenti sono costati agli automobilisti 216 euro in più in un anno.

• Adesso io dovrei farle la domandina: come mai questi aumenti? E lei risponderebbe come al solit i cinesi e gli indiani comprano a tutto spiano, il prezzo sale eccetera eccetera. Che ne parliamo a fare?
E’ più complicato di così. Tanto per cominciare, il prezzo del petrolio sale perché i ricchi, che hanno soldi da investire, lo comprano. E come mai lo comprano? Perché le Borse sono andate giù e andranno, a quanto pare, sempre più giù. Quindi chi ha aveva i soldi in Borsa (azioni oppure obbligazioni) ha venduto, e che cosa ha comprato quando ha avuto i soldi in mano? Materie prime. E qual è la materia prima destinata di sicuro ad aumentare nelle prossime settimane, mesi, anni? Il petrolio. Perciò c’è una corsa a comprare petrolio per far fruttare i propri soldi, e questa corsa fa aumentare i prezzi. Poi, lei sa che il 75 per cento del petrolio mondiale è prodotto da un certo gruppo di Paesi riunito in un’organizzazione che si chiama Opec. Nei giorni scorsi si è diffusa la voce che questa Opec ai primi di marzo taglierà la produzione. Forse non è vero, ma la notizia ha contribuito a far andare su i prezzi: se ci sarà meno petrolio per un taglio alla produzione, i prezzi saliranno, e la previsione che saliranno li fa in realtà salire subito perché tutti si precipitano a comprare.

• E perché questi paesi dell’Opec diminuirebbero la produzione?
L’Opec fa quello che vuole. Esiste per quest discutere con le compagnie e fare gli interessi dei suoi membri. Potrebbe esserci lo zampino della Russia, che dell’Opec non fa parte ma che col petrolio guadagna un mucchio di soldi? La Russia vuol far pagare al resto del mondo l’offesa del Kosovo, di cui abbiamo parlato l’altro giorno? Chi lo sa. La globalizzazione è proprio quest un piccolo movimento di qua provoca un grande movimento di là.

• Per esempio?
In Nigeria Henry Okah è morto in carcere. Questo farà aumentare il prezzo del petrolio? Sì, perché Okah era il capo del Mend, il Movimento per l’emancipazione del Delta. I guerriglieri del Mend pensano che Okah sia morto in seguito ai maltrattamenti subìti in cella. Lo hanno scritto in un comunicato. Leggendo il comunicato, i trafficanti del petrolio hanno pensat questi qui faranno qualche casino e ci sarà in giro meno petrolio nigeriano. I prezzi aumenteranno. Compriamo. Poi: in America fa molto freddo e la raffineria Alon di Big Spring s’è rotta e non rientrerà in funzione prima di un paio di mesi. Altro taglio sul lato dell’offerta e altra previsione di aumento del prezzo. E così via. Sono schizzate su anche le materie prime, per esempio il platin in Sudafrica c’è meno disponibilità energetica, quindi meno lavorazione di metalli, quindi improvviso calo dell’offerta di platino, oro, argento, persino palladio, che è prodotto soprattutto in Russia.

• In questo giro del mondo, io mi ritrovo con la benzina a 1,399. E secondo lei che dovrei fare?
Il governo starebbe pensando di tagliare un po’ di tasse sulla benzina. Il prezzo al distributore è infatti determinato solo per il 35% dall’andamento dei mercati mondiali. Il restante 65%, come abbiamo spiegato molte volte, sono tasse, caricate sul carburante negli ultimi settant’anni man mano che si produceva qualche catastrofe. In Finanziaria era già stato previsto che, in presenza di un certo andamento dei prezzi, si potessero ridurre le cosiddette accise di uno o due centesimi. Questo intervento si giustifica con un’altra assurdità: l’Iva si calcola sul prezzo pieno, tasse comprese. Cioè il meccanismo ci fa pagare l’Iva sulla tassa.

• Ma uno o due centesimi sono un taglio significativo? A me sembra niente.
Non è granché. Le associazioni dei consumatori stanno già protestando. Carlo Rienzi, del Codacons, ha detto: «Un taglio delle accise di 1 o 2 centesimi al litro appare del tutto inadeguato e insufficiente, se si pensa che nel corso degli ultimi 5 anni gli automobilisti hanno dovuto sborsare oltre 67 miliardi di euro solo per i prelievi fiscali sui carburanti». Capezzone chiede un taglio di cinque centesimi. Il consiglio dei ministri aspetta domani. Dice che solo domani avrà il quadro completo dei prezzi in Europa, ai quali si propone di adeguare la situazione italiana. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 21/2/2008] (leggi)

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