Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
C’è questa nuova parola da tenere a mente, stalking...
• Vorrebbe dire?
Molestare, pedinare, rendere impossibile la vita a qualcuno perseguitandolo in tutti i modi possibili, comprese le lettere anonime e le telefonate minacciose o magari ansimanti o anche mute, ma ripetute fino all’esasperazione di chi risponde.
• Come mai tutt’a un tratto si deve imparare questo nuovo termine?
Non c’è scopo a parlar con lei. Due mesi fa le spiegai quasi tutto dello stalking, dato che il governo, su sollecitazione soprattutto del ministro Mara Carfagna aveva introdotto questo nuovo reato nel nostro ordinamento, prevedendo tra l’altro che la violenza sessuale o l’assassinio risultino aggravati se preceduti da stalking (detti nel provvedimento «atti persecutori »). Adesso – proprio ieri – è passata la legge, cioè quelle norme, entrate in vigore per decreto, sono state convertite in legge dello Stato con un voto molto ampio del Senato.
• D’accordo anche il centro-sinistra?
Sì. Alla Camera erano state tolte dal decreto la norma istitutiva delle ronde e quella che permetteva di tenere gli immigrati per 180 giorni nei centri di accoglienza. Di fronte a questo, anche l’opposizione ha votato il provvedimento, un fatto che politicamente non deve essere sottovalutato: Berlusconi ha fatto sentire una certa pressione sulla Lega e il Pd, volente o nolente, gli ha dato una mano. A proposito, va inserito in questo clima l’accordo maggioranza-opposizione per andare a votare il referendum il 21 giugno, opzione che la Lega ha dovuto ingoiare controvoglia.
• Che fine faranno le ronde e i 180 giorni?
Sono stati inseriti nel disegno di legge, che avrà il suo iter normale. Deputati e senatori avranno perciò tutto il tempo di dibattere intorno alle ronde e agli immigrati e, una volta tanto, il Parlamento potrà esprimersi liberamente senza essere coartato dalla maggioranza. Lei sa che sulle ronde, per esempio, ci sono perplessità anche nel centro-destra. La Chiesa – che sul Popolo della Libertà ha una certa influenza – è poi contraria all’approccio leghista del problema. Ci sono state, da parte di rappresentanti religiosi molto autorevoli, critiche assai severe a ronde e 180 giorni.
• Che cosa dice la legge sullo stalking?
Intanto conferma che è un reato, per il quale si potrà finire in carcere. La persona che si rivolge alle forze di polizia o ai carabinieri lamentando di essere perseguitata potrà chiedere che il suo persecutore sia ammonito. Naturalmente, stiamo immaginando che la vittima conosca il suo tormentatore, come avviene nella maggior parte dei casi. Nella maggior parte dei casi (più o meno il 70%) la vittima è una donna e il suo stalker è l’ex compagno o l’ex marito che non si rassegna alla fine della storia. Ci sono poi situazioni in cui il tormentatore è un innamorato che crede, col sistema di chiamare di continuo l’amata al telefono, di intenerirla. Ci sono anche casi di stalking femminile; l’ultimo, dieci giorni fa a Torino, una ragazza di 22 anni che tormentava un ragazzino di 15 («il più bello del quartiere »), arrivando a fargli 130 telefonate al giorno, e con minacce («Adesso mi mandi un sms e mi fai gli auguri di compleanno, altrimenti finisci male »): l’hanno arrestata. L’ammonimento deve essere impartito dal questore e se poi lo stalker continua, la condanna, quando arriverà, sarà più pesante. anche possibile vietare allo stalker di avvicinarsi alla vittima o di frequentare i posti che la vittima o i suoi parenti frequentano o di comunicare in qualunque modo con lei. Il giudice può disporre l’allontanamento dalla famiglia dello stalker che se la prende con il partner o con i figli. stato anche confermato l’arresto obbligatorio per la violenza sessuale in flagranza e per quella di gruppo. Se la violenza sessuale o lo stalking finiscono in un omicidio, questo aggrava la pena. Le vittime di violenza sessuale verranno assistite gratuitamente in tribunale. Sarà anche istituito un numero verde nazionale, attivo 24 ore su 24, al quale le vittime di violenza o di molestie potranno rivolgersi per chiedere aiuto. stato stanziato un milione di euro, sul bilancio 2009, da spendere per istituire il servizio. I Comuni sono stati autorizzati a piazzare telecamere nei luoghi ritenuti a rischio per prevenire la violenza sessuale e, in genere, gli atti di bullismo. Lo sapeva che stanno tornando di moda i coltelli? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 23/4/2009]
(leggi)