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 2009  aprile 23 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

C’è questa nuova parola da te­nere a mente, stalking...

Vorrebbe dire?
Molestare, pedinare, rendere impossibile la vita a qualcuno perseguitandolo in tutti i mo­di possibili, comprese le lette­re anonime e le telefonate mi­nacciose o magari ansimanti o anche mute, ma ripetute fino all’esasperazione di chi rispon­de.

Come mai tutt’a un tratto si de­ve imparare questo nuovo ter­mine?
Non c’è scopo a parlar con lei. Due mesi fa le spiegai quasi tutto dello stalking, dato che il governo, su sollecitazione so­prattutto del ministro Mara Carfagna aveva introdotto que­sto nuovo reato nel nostro or­dinamento, prevedendo tra l’altro che la violenza sessuale o l’assassinio risultino aggrava­ti se preceduti da stalking (det­ti nel provvedimento «atti per­secutori »). Adesso – proprio ie­ri – è passata la legge, cioè quelle norme, entrate in vigo­re per decreto, sono state con­vertite in legge dello Stato con un voto molto ampio del Sena­to.

D’accordo anche il centro-sini­stra?
Sì. Alla Camera erano state tol­te dal decreto la norma istituti­va delle ronde e quella che per­metteva di tenere gli immigra­ti per 180 giorni nei centri di accoglienza. Di fronte a que­sto, anche l’opposizione ha vo­tato il provvedimento, un fat­to che politicamente non deve essere sottovalutato: Berlusco­ni ha fatto sentire una certa pressione sulla Lega e il Pd, vo­lente o nolente, gli ha dato una mano. A proposito, va in­serito in questo clima l’accor­do maggioranza-opposizione per andare a votare il referen­dum il 21 giugno, opzione che la Lega ha dovuto ingoiare con­trovoglia.

Che fine faranno le ronde e i 180 giorni?
Sono stati inseriti nel disegno di legge, che avrà il suo iter normale. Deputati e senatori avranno perciò tutto il tempo di dibattere intorno alle ronde e agli immigrati e, una volta tanto, il Parlamento potrà esprimersi liberamente senza essere coartato dalla maggio­ranza. Lei sa che sulle ronde, per esempio, ci sono perplessi­tà anche nel centro-destra. La Chiesa – che sul Popolo della Libertà ha una certa influenza – è poi contraria all’approccio leghista del problema. Ci sono state, da parte di rappresen­tanti religiosi molto autorevo­li, critiche assai severe a ronde e 180 giorni.

Che cosa dice la legge sullo stalking?
Intanto conferma che è un rea­to, per il quale si potrà finire in carcere. La persona che si rivol­ge alle forze di polizia o ai cara­binieri lamentando di essere perseguitata potrà chiedere che il suo persecutore sia am­monito. Naturalmente, stia­mo immaginando che la vitti­ma conosca il suo tormentato­re, come avviene nella mag­gior parte dei casi. Nella mag­gior parte dei casi (più o meno il 70%) la vittima è una donna e il suo stalker è l’ex compagno o l’ex marito che non si rasse­gna alla fine della storia. Ci so­no poi situazioni in cui il tor­mentatore è un innamorato che crede, col sistema di chia­mare di continuo l’amata al te­lefono, di intenerirla. Ci sono anche casi di stalking femmini­le; l’ultimo, dieci giorni fa a To­rino, una ragazza di 22 anni che tormentava un ragazzino di 15 («il più bello del quartie­re »), arrivando a fargli 130 te­lefonate al giorno, e con mi­nacce («Adesso mi mandi un sms e mi fai gli auguri di com­pleanno, altrimenti finisci ma­le »): l’hanno arrestata. L’am­monimento deve essere impar­tito dal questore e se poi lo stalker continua, la condanna, quando arriverà, sarà più pe­sante. anche possibile vieta­re allo stalker di avvicinarsi al­la vittima o di frequentare i po­sti che la vittima o i suoi paren­ti frequentano o di comunica­re in qualunque modo con lei. Il giudice può disporre l’allon­tanamento dalla famiglia del­lo stalker che se la prende con il partner o con i figli. stato anche confermato l’arresto ob­bligatorio per la violenza ses­suale in flagranza e per quella di gruppo. Se la violenza ses­suale o lo stalking finiscono in un omicidio, questo aggrava la pena. Le vittime di violenza sessuale verranno assistite gra­tuitamente in tribunale. Sarà anche istituito un numero ver­de nazionale, attivo 24 ore su 24, al quale le vittime di violen­za o di molestie potranno rivol­gersi per chiedere aiuto. sta­to stanziato un milione di eu­ro, sul bilancio 2009, da spen­dere per istituire il servizio. I Comuni sono stati autorizzati a piazzare telecamere nei luo­ghi ritenuti a rischio per preve­nire la violenza sessuale e, in genere, gli atti di bullismo. Lo sapeva che stanno tornando di moda i coltelli? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 23/4/2009]

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