Varie, 23 aprile 2009
NAPOLEONI
NAPOLEONI Loretta Roma 1955. Economista. Giornalista. Saggista. Nel 2010 candidata alla presidenza della Regione Lazio • «[...] una delle più tenaci fustigatrici dell’establishment economico e politico internazionale [...]» (Gerolamo Fazzini, ”Avvenire” 22/4/2009) • «Voce autorevole nel dibattito internazionale, Loretta Napoleoni ha una biografia che sembra una sintesi della globalizzazione: università e nessuna prospettiva di lavoro in Italia negli anni ”70, nel ”79 un master negli Stati uniti - ”sono un’emigrata, non un cervello in fuga, me ne sono dovuta andare dall’Italia contro la mia volontà, niente di glamour” -, negli anni ”80 due esperienze di lavoro a Budapest per il Fondo monetario internazionale e nella City di Londra per una banca russa, nel ”93 una consulenza per la Berd (la banca europea deputata alla transizione dei paesi dell’est verso l’economia di mercato) poi abbandonata per contrasti politici, nel 2005 la presidenza del gruppo di lavoro sull’economia terrorista per il Club de Madrid. E nel frattempo la specializzazione alla London School of Economics, le collaborazioni con El Pais, Le Monde, The Guardian, Internazionale, L’Unità, Repubblica, due saggi – Economia canaglia e I numeri del Terrore, Il Saggiatore – tradotti in quattordici lingue, e perfino due romanzi. [...]» (Ida Dominijanni, ”il manifesto” 25/4/2009) • «[...] Una signora che ebbi occasione di conoscere alla presentazione di un suo libro definita addirittura ”grande economista” e ”grande esperta di terrorismo”, come prova un suo romanzo giallo sull’Iraq. Il libro, espressione del suo livello accademico si intitolava: La nuova economia del terrorismo (ed. Tropea). Al centro vi era la ”scoperta” del terrorismo come maschera di una colossale centrale finanziaria, che vede Al Qaeda alleata col capitalismo americano, con ”interdipendenze pazzesche” e un ”tasso di crescita più alto di quello dell´economia Usa!”. Sono uscito dalla sala quando il buon Giulietto Chiesa, ex corrispondente dell’Unità a Mosca e sponsor della Loretta, ha riesumato, di conseguenza, la solfa che dietro l’11 Settembre vi erano la Cia e il Mossad» (Mario Pirani, ”la Repubblica” 11/1/2010).