Varie, 23 aprile 2009
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• Sulzbach-Rosenberg (Germania) 17 settembre 1944. Industriale • «[...] è il principale erede dell’industriale e produttore d’armi tedesco Friedrich Flick [...] Una famiglia potente, che in Germania ha sempre fatto discutere, come quando Friedrich Christian Flick, detto Mick, annunciò la sua intenzione di donare ai musei berlinesi la sua copiosa collezione d’arte contemporanea, una delle maggiori e più apprezzate a livello internazionale. A Berlino e in tutta la Germania scoppiò un putiferio, i musei di Stato avrebbero volentieri fatto a meno del regalo ma alla fine l’allora cancelliere tedesco Gerhard Schroeder decise di accettare la collezione e di esporla in uno dei più prestigiosi musei della capitale. Il motivo di tante discussioni e polemiche è presto spiegato. Suo nonno, appunto, Friedrich era uno dei principali sostenitori e finanziatori di Adolf Hitler e del regime nazionalsocialista. Nato nel 1883, Friedrich Flick fece la sua fortuna ingrandendo a livelli inimmaginabili il suo impero industriale e bellico proprio negli anni terribili del "Terzo Reich" e grazie ai suoi generosi finanziamenti del partito hitleriano ottenne in cambio dal regime commesse miliardarie a non finire. Ma non solo. Negli stabilimenti della dinastia Flick lavorarono migliaia di lavoratori coatti reclutati direttamente nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, tra loro anche centinaia di italiani. Lavoratori trattati come schiavi ma mai indennizzati nel dopoguerra dagli eredi Flick che si sono anche a lungo opposti alla rielaborazione storica sul passato della famiglia. Friedrich Flick, nonno di Friedrich Christian, fu tra gli imputati e i condannati durante il processo di Norimberga contro i principali responsabili del regime nazista, ma dopo aver scontato la sua pena di alcuni anni, riuscì a rimettere in piedi il suo impero industriale divenendo presto uno degli uomini più ricchi del mondo. Il suo enorme patrimonio, stimato oggi attorno ai quattro miliardi di euro e gestito dall’Austria e dalla Svizzera, è stato ereditato dopo la morte del capostipite Flick nel 1972, dai figli e dai nipoti che fino al 1986 controllarono tra gli altri anche il pacchetto azionario di maggioranza della casa automobilistica tedesca Mercedes, ceduta poi per una somma di 2,6 miliardi di dollari. Friedrich Christian Flick, è oggi un uomo d’arte e di cultura al quale va sicuramente riconosciuto il fatto di essersi dissociato (volontariamente o sotto pressione dell’opinione pubblica) dai trascorsi nazisti del nonno e di aver fondato un’associazione che lotta contro il razzismo, la xenofobia e l’antisemitismo. Mick, con due matrimoni alle spalle e tre figli, si divide l’eredità della dinastia con i suoi altri due fratelli e dalla Svizzera continua ad avere partecipazioni in alcune industrie del carbone, dell’acciaio e del petrolio, oltre che ad una quota minoritaria alla Mercedes» (Walter Rauhe, ”Il Messaggero” 23/4/2009) • Nell’aprile 2009 si parlò di un interessamento della famiglia alla Roma.