Varie, 23 aprile 2009
Tags : Maurizio Castro
Castro Maurizio
• Cavasso Nuovo (Pordenone) 19 settembre 1954. Politico. Nel 2008 eletto al Senato col Pdl. Già responsabile (dal 1987 al 2004) delle risorse umane alla Electrolux-Zanussi e poi direttore generale dell’Inail • «[...] è il padre della via italiana alla partecipazione. Sotto la sua guida, nel 1996, la Zanussi Electrolux realizzò la prima, rivoluzionaria esperienza: ”[...] fu una specie di miracolo, considerando che ottenne pure la firma della Fiom Cgil”. Vale la pena di ricordare che, all’epoca, la Fiom era guidata da Claudio Sabattini, il più duro tra i sindacalisti duri e puri: ”Scegliemmo di lavorare con, piuttosto che contro, un sindacato che era molto forte in Zanussi. Il risultato fu strabiliante, sia per il ritorno economico e di produttività, sia per la coesione sociale che produsse’’. Castro evita di ricordare che quell’accordo rivoluzionario lo costrinse a girare per anni con la scorta di polizia; oggi l’ex manager [...] si definisce ”un oscuro senatore di provincia’’, eletto nelle file del Pdl. Passa molto del suo tempo nel collegio elettorale, in Veneto: ”In giro fino a notte, a parlare con la gente della crisi, di come è nata, di come uscirne’’. Dalla sua antica passione per la partecipazione è nato un disegno di legge, che ha viaggiato in parallelo con quello firmato dall’ex ministro del centrosinistra, Tiziano Treu, ed è stato infine recepito in un unico testo dall’ex sindacalista Cgil, oggi parlamentare Pd, il giuslavorista Pietro Ichino. Un miracolo bipartisan che, spiega Castro, ”unisce tre culture diverse ma focalizzate sullo stesso obiettivo: la mia, uomo d’azienda che si riconosce nella destra sociale, quella cattolica di Treu, quella laica e riformista di Ichino’’. [...]» (Nunzia Penelope, ”Il Foglio” 10/9/2009).