Alessandro Bonini, Panorama, 23 aprile 2009, 23 aprile 2009
La Cia è alla ricerca di 007 ”americani di prima e di seconda generazione” bilingui, fluenti in arabo
La Cia è alla ricerca di 007 ”americani di prima e di seconda generazione” bilingui, fluenti in arabo. Il nuovo direttore, Leon Panetta, lamenta che solo il 13 per cento del personale parla almeno una lingua straniera, percentuale troppo bassa per l’agenzia di spionaggio. Inoltre solo il 22 per cento proviene da minoranze, ha notato Panetta, lui stesso d’origine italiana. Ma a preoccupare di più il nuovo vertice è la carenza di personale in grado di parlare l’arabo e di comprendere il mondo islamico. Per rimediare saranno organizzati incontri con le comunità musulmane e arabe statunitensi, ai quali intende partecipare lo stesso capo della Cia. Due si sono già svolti a Detroit e hanno visto la presenza del numero tre dell’organizzazione, Scott White. Si cercano anche africani e latinoamericani.