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 2007  novembre 25 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Clemente Mastella
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Un nostro soldato è morto in Afghanistan...

• Ho sentito la notizia in televisione. La prego però di raccontare tutto per bene
Erano quasi le dieci di mattina – poco prima delle sei e mezza da noi – e un gran folla s’era radunata a Paghman, per assistere all’inaugurazione del ponte. Paghman sta a una quindicina di chilometri da Kabul, il ponte è vicino a una scuola. Per la festa, i maestri e le maestre avevano fatto uscire i bambini. Intorno alla folla un cordone di soldati, mandati lì a far prevenzione, e casomai da scudo. Soldati italiani. Anche il ponte è praticamente italiano, costruito con un importante contributo dei nostri ingegneri. Ed ecco a un certo punto i soldati vedono un tizio che risale verso di loro dal greto del fiume. Guardano come cammina, come sta curvo, si dànno un’occhiata, poi, quando quello s’avvicina troppo agli spettatori, corrono in quattro a bloccarlo e proprio in quel momento quello si fa saltare per aria. Una strage. Un soldato e nove civili morti, tra i nove civili sei sono bambini usciti di scuola per la festa. Il soldato è il nostro Daniele Paladini, 35 anni, maresciallo capo dell’Esercito, II Reggimento Pontieri di Piacenza. Un anno in Kosovo, in Afghanistan da luglio, sarebbe tornato a casa in gennaio. Nato a Lecce, adesso di casa a Novi Ligure – una villetta in Strada Contardini –, prima ancora a Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria. Sposato con Alessandra Rizzo, una figlia di cinque anni. Alla moglie e alla mamma, Lucia Stefanizzi Paladini, sono arrivate le condoglianzze di Napolitano, Prodi e di tutti gli altri. A Novi Ligure in questi giorni c’è la festa per i 400 anni della Fiera di Santa Caterina, il sindaco Triespoli ha naturalmente sospeso tutto. Bisogna aggiungere che Paladini e gli altri tre soldati feriti (brutte ferite, ma non c’è pericolo di vita) hanno salvato con il loro intervento molte persone. importante dirlo qui e dirlo subito perché la Federcalcio ha disposto un minuto di silenzio in tutti gli stadi e ieri un pezzetto della curva di Genoa-Roma ha provato a fischiare durante questo silenzio, per fortuna subito zittita dagli applausi del resto dello stadio. Però che qualcuno abbia pensato di fischiare un uomo di 35 anni che è morto così fa cadere le braccia.

• Diliberto e gli altri dicono che bisogna andarsene dall’Afghanistan.
Diliberto ha fatto la solita dichiarazione che fa in questi casi, identica a quella di due mesi fa quando ci fu il sequestro che costò la vita a D’Auria. Gli hanno dato sulla voce persino i suoi alleati. Bertinotti ha pronunciato parole meno schematiche, ha parlato di una «riflessione strategica sulla nostra missione». Pensi che Pecoraro Scanio, che stava a Piacenza, ha detto ai soldati che in questo momento non si devono far polemiche e che Paladini è un eroe.

• Resta la domanda: che ci stiamo a fare in Afghanistan?
Per esempio, un ospedale pediatrico da 22 mila metri quadri a Herat, una scuola da dieci classi a Tourghondy, una scuola elementare a Injil, una rete idrica di diecimila metri di condutture e due pompe con generatori elettrici a Herat.

• Lei è convinto che non combattano.
Prima di tutto l’assistenza ai civili fa parte del combattimento, un tipo di combattimento nel quale gli americani non sono troppo bravi. Inaugurare un ponte, costruire una scuola crea un rapporto di fiducia con la popolazione. Questo rapporto di fiducia sta alla base della confidenza, cioè della possibilità di sapere prima quello che sta succedendo, perché te lo dicono gli afgani stessi. I nostri soldati che furono sequestrati in settembre, nell’azione che costò la vita al povero D’Auria, stavano facendo proprio questo. Andare a parlare con i capi-tribù, diventare loro amici.

• Erano agenti segreti, se non ricordo male. C’entrano gli agenti segreti con la missione?
Se la domanda è: facciamo più di quello che prescrivono le regole d’ingaggio?, la risposta è sì, facciamo di più, ma non so come potremmo esimerci. Abbiamo mandato un anno fa poche decine di uomini dei corpi d’élite, i commandos del Comsubin, i parà del Col Moschin, ranger e soldati del 185° reggimento. Costoro hanno partecipato a missioni di combattimento, ricognizioni, agguati, coperti da nostri elicotteri Mangusta. All’azione di ieri ha preso parte anche un Predator senza pilota. Si tratta di incombenze particolari e segrete, che non riguardano il contingente di 2300 italiani che si trovano ora laggiù. Tra pochi giorni ci verrà anche affidato il comando della regione della capitale afgana. La guerra è in corso da aprile, l’Occidente è in vantaggio, siamo in un’alleanza. Con che faccia potremmo dar retta a Diliberto e ritirarci? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 24/11/2007] (leggi)

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