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 2011  giugno 18 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Francesco Saverio Romano
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Mentre la Grecia precipita verso l’abisso, che cosa si domandano gli italiani?

Che cosa?
Se, visto che quei nostri amici se la passano tanto male, i prezzi non saranno probabilmente più bassi. O no? O c’è qualche rischio con i disordini eccetera? Perché finora – se non ho sbagliato a contare – ci sono stati dieci scioperi generali, martedì il governo rimpastato (è stato sostituito il vecchio ministro delle Finanze) dovrà ottenere la fiducia e far passare in Parlamento 28 miliardi di tagli tra oggi e il 2015, quindi sono ipotizzabili altre agitazioni e… noi ricchi e ben pasciuti come ci dobbiamo comportare? Andarci o non andarci?

Questo chiedono gli italiani? E lei che cosa gli risponde?
Beh, ho fatto qualche telefonata in giro. Francesco Granese, direttore di Assotravel, dice: «I greci, proprio per far fronte alla crisi interna, potrebbero cercare di far tesoro dei turisti, alzando i prezzi. Perciò, soprattutto nei mesi di maggior affluenza (luglio e agosto), sarà difficile trovare pacchetti a prezzi stracciati. Una volta sul posto, però, il turista potrà risparmiare sui consumi: probabilmente supermercati, ristoranti e negozi lanceranno delle offerte per farsi concorrenza». L’anno scorso i tour operator prevedevano un calo dei prezzi fra il 10 e il 20 per cento. Ma i due milioni di italiani che scelsero nel 2010 le isole elleniche (Mykonos, Rodi, Creta e Santorini le mete più gettonate) ebbero una brutta sorpresa: albergatori, negozianti e operatori turistici avevano aumentato i prezzi del 30% rispetto al 2009. Ad esempio nei ristoranti solitamente molto accessibili di isole come Paxos, nello Ionio, il costo di un pasto si aggirava in media sui 35 euro.

Non mi pare comunque una gran cifra.
È vero. Secondo “Barometro dei costi delle vacanze” - una ricerca di Poste britanniche - la Grecia resta comunque tra le mete più economiche al mondo. Su tui.it per luglio, ad esempio, si vendono settimane di vacanza a Creta a partire da 467 euro, volo + pernottamento in hotel 2/3 stelle (ad agosto i prezzi partono da 500 euro). Analizzando un paniere che include caffè, birra, coca cola, acqua, crema solare, cartoline, francobolli, spray anti-insetti, sigarette, quotidiani e una cena per due persone di tre portate, vino incluso, Poste britanniche ha stabilito che la mèta più economica del 2011 è la Spagna. Seguono Bulgaria, Portogallo, Grecia, Dubai, Malta, Turchia, Cipro, Croazia, Regno Unito, Egitto, Francia, Italia e Stati Uniti.

Noto che siamo tra i più cari al mondo.
È una delle ragioni per cui il nostro turismo è in difficoltà (e d’altra parte le aziende del settore lamentano di essere svantaggiate rispetto alla concorrenza estera, per via della pressione fiscale). Ma senta questa: Atene col turismo potrebbe andar forte, perché i flussi di vacanzieri verso Egitto e Tunisia quest’anno si sono inariditi. La Grecia – nonostante la terribile crisi finanziaria – è comunque un paese ancora in pace. Le manifestazioni, con le cariche della polizia, potrebbero aver luogo ad Atene. Ma se uno va a Delo o a Itaca, che gli può capitare? Gli operatori infatti, senza eccezioni, confermano che la domanda sulle vacanze verso quel paese resta sostenuta, e i prezzi stabili.

A che punto siamo con il rischio di default?
I partiti in Grecia sono molto litigiosi e il primo ministro socialista non è riuscito a formare un governo di unità nazionale. In Parlamento ha una maggioranza di appena 5 voti, la piazza gli è contro, l’opposizione vuole le elezioni anticipate. Il problema è quest la Grecia non è in grado di restituire il prestito avuto l’anno scorso da Europa e Fmi. Non sarebbe in grado di pagare la rata del prossimo 18 luglio, se europei e Fondo Monetario non versassero nelle casse di Atene 12 miliardi di euro, quinta tranche del prestito da 110 miliardi deliberato l’anno scorso. I greci non hanno però i soldi per le rate successive e non potranno ricorrere al mercato per tutto il 2012, perché già ora i loro bot pagano interessi del 18%, a causa del rischio altissimo che affrontano quelli che li comprano. Saldata la scadenza del 18 luglio, europei e Fmi (ancora senza direttore generale, per via del guaio Strauss-Kahn) dovranno accordarsi per tirar fuori altri cento miliardi di aiuti. Un’intesa è lontana, perché la Merkel vorrebbe che si procedesse coinvolgendo i privati (cioè banche e assicurazioni creditrici) e la Bce non ne vuol sapere. Il tempo a disposizione però è poco. E quelli più esposti verso il sistema greco sono proprio le banche regionali tedeschi e gli istituti francesi. La caduta di Atene potrebbe innescare una reazione a catena…

[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 18 giugno 2011]
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