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 2011  giugno 18 Sabato calendario

Un conto corrente costa in media 114 euro all’anno (dati Bankitalia) rispetto agli 80 di un olandese e ai 90 di un francese e di un tedesco; e se all’inizio del 2010 dovevate tenere sul conto almeno 600 (e rotti) euro per poter sperare in un euro di frutto, al netto di spese e tasse, alla fine del 2010 per lo stesso risultato dovevate tenerceli almeno 1

Un conto corrente costa in media 114 euro all’anno (dati Bankitalia) rispetto agli 80 di un olandese e ai 90 di un francese e di un tedesco; e se all’inizio del 2010 dovevate tenere sul conto almeno 600 (e rotti) euro per poter sperare in un euro di frutto, al netto di spese e tasse, alla fine del 2010 per lo stesso risultato dovevate tenerceli almeno 1.000, perché il rendimento è dello 0,04%. Con i tassi BCE all’1 % e l’Euribor anche, i nostri soldi valgono 0,04: 25 volte meno di quelli del mercato perfetto immaginato da Trichet e un venticinquesimo del mercato, un po’ meno perfetto, definito dagli scambi interbancari. A questo punto, alzi la mano chi se la sente di prendere per i fondelli la vecchietta persa nella pianura padana con la sua cascina in dirocco che i suoi soldini se li tiene sotto il permaflex, perché francamente il rischio che qualche badante slava le faccia uno scherzo, mentre rincalza il lenzuolo, equivale ormai al rischio di credito di moltissime banche. *** Vuoi gli spot simpatia, vuoi perché oltre all’agendina sono tornati a regalare le penne, le banche per voi restano sacre. Se non prestano soldi a uno povero, vi convincerete che non c’erano garanzie. Se li prestano a uno ricco, vi convincerete che le garanzie c’erano. Ma se non li prestano a voi, scommettiamo che andate in bestia?