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 2008  ottobre 30 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri mattina, alle 10 e 36, il decreto Gelmini è stato convertito in legge. Migliaia di studenti in tutta Italia si sono allora riversati nelle strade, a Napoli e Milano sono stati occupati i binari delle ferrovie, a Roma tafferugli in piazza Navona hanno provocato tre feriti e 14 fermati (i ragazzi di destra del Blocco studentesco), intanto Di Pietro e Veltroni annunciavano la raccolta delle firme per un referendum abrogativo e la Finocchiaro, capogruppo dei democratici al Senato, tuonava, dopo aver citato Montale («questo soltanto oggi possiamo dirvi/ciò che non siamo, ciò che non vogliamo»): «Ora pensate che approvate questo decreto e che sia finita qui. Non è così, non è così per noi e non credo che sarà così per il Paese».

Ma insomma che dice ’sto benedetto decreto?
Guardi, si tratta di otto articoli in tutto. Adesso glieli riassumo tutti e otto, uno per uno. Articolo 1: stabilisce che a scuola si studi una materia denominata «Cittadinanza e Costituzione». Sarebbe la vecchia Educazione civica, non capisco bene perché rinominata. Articolo 2: stabilisce che «in sede di scrutinio intermedio e finale» si valuti «il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica». Cioè i professori devono valutare, alla fine dell’anno ma anche a metà anno, la condotta degli alunni. Questa valutazione riguarda anche il comportamento tenuto durante le iniziative prese dalla scuola «fuori della propria sede» (gite, ecc.). Stabilisce poi che questa valutazione sia espressa in decimi (cioè voti dall’1 al 10), «concorra alla valutazione complessiva dello studente» (cioè faccia media) e che, «se inferiore a sei decimi», non permetta il passaggio all’anno successivo (quindi col 5 si ripete). Articolo 3: reintroduce i voti numerici (da 1 a 10) sia nella scuola primaria che in quella secondaria. Stabilisce che si è ammessi alla classe successiva solo se si ha sei in tutte le materie. Per i corsi di recupero e gli esami a settembre si rifà alla legislazione precedente. Articolo 4: stabilisce che nella scuola elementare le classi siano «affidate ad un unico insegnante» che faccia 24 ore settimanali. Si potranno fare più di 24 ore settimanali in base «alla domanda delle famiglie». I soldi ai maestri per queste ore in più saranno stabiliti in seguito «da apposita sequenza contrattuale». Articolo 5: stabilisce che i professori possano adottare libri di testo solo se l’editore garantisce che per 5 anni non li cambierà. Gli aggiornamenti devono essere forniti con dispense a parte. Articolo 6: stabilisce il valore abilitante della laurea in Scienze della formazione primaria. Articolo 7: correzioni alla procedure per l’accesso alle Scuole di specializzazione mediche. Articolo 8: «Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Fine

Tutto qui?
Tutto qui.

E i tagli? Perché sono in rivolta le università e i licei quando gli unici tagli riguardano la scuola elementare in conseguenza dell’adozione del maestro unico?
Non lo so. C’è probabilmente una forte opposizione all’aria che spira dal provvedimento. Si intravede la pretesa di far rientrare a scuola una certa severità, col voto in condotta, le valutazioni numeriche, il 6 in tutte le materie per essere promossi. Queste decisioni hanno il problema di far assomigliare la scuola di Berlusconi e della Gelmini a quella di un tempo, quella che ho fatto per esempio io. facile dunque dire che si tratta di «un salto all’indietro». Tecnicamente, anzi, è incontestabile: è «un salto all’indietro». In ogni caso, la vita degli studenti potrebbe risultare più scomoda. Questo può far capire i cortei.

Mi pare poco.
Beh, i tagli esistono, solo che stanno tutti nella legge prefinanziaria varata in otto minuti a giugno e approvata durante l’estate. Lì viene tagliata tutta la pubblica amministrazione, non solo la scuola. Se il governo – con una mossa per lui suicida – all’ultimo avesse veramente deciso di ritirare il provvedimento, i tagli sarebbero rimasti tali e quali perché sono previsti da una legge di bilancio su cui a suo tempo né Veltroni né Di Pietro né i professori universitari né i presidi dei licei né gli studenti di alcun ordine e grado hanno fiatato.

Ma era estate. Saranno stati in vacanza.
Già, potrebbe trattarsi di questo. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 30/10/2008]

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