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 2008  ottobre 30 Giovedì calendario

Le miracolate del Photoshop. Alba Parietti: «In fondo, Photoshop è come la chirurgia plastica: serve a correggere difetti, e fare qualche miglioramento

Le miracolate del Photoshop. Alba Parietti: «In fondo, Photoshop è come la chirurgia plastica: serve a correggere difetti, e fare qualche miglioramento. Con la differenza però, che per strada la gente ti vede come sei davvero. E magari si fa due risate. Eventualmente suggerisco di correggere il girovita: è la prima cosa che si altera se prendo un po’ di peso. Siamo serie, a 50 anni, al massimo, si può chiedere di dimostrarne 40 in foto, non 15. Sono stata una delle prime ad ammettere i ritocchi chirurgici al seno e labbra. Ma quanto al corpo, scusate, non ho nulla da modificare». Alba Parietti. *** Michelle Hunziker: «A meno che non mi capiti, quel giorno, un brufolo grosso come un tasto del citofono. Tanto poi, d’estate, quando ti vedono in costume, arriva la prova verità. E’ bello sentirsi dire: ”Lo sa che è più carina di persona che in foto?”». «L’unica cosa di cui chiedo il ritocco sono i piedi: ho l’alluce valgo per colpa della danza. Per il viso, però punto sul make up. Ho cominciato con la pubblicità di Roberta: avevo 16 anni, ma allora non c’era Photoshop» *** Keira Knightley: «Guai a chi tocca la mia prima scarsa». *** Dall’entourage di Simona Ventura giurano che lei non ama i ritocchi. Semmai li subisce. *** Valeria Marini si fa ritoccare, pare, solo l’herpes. *** Flavia Vento: «Una bella foto fa sempre piacere. Da quando sono ingrassata chiedo di ritoccare la pancia. Ma a volte mi ”photoshoppano” anche il viso. Poco male, entro certi limiti. La foto deve somigliare all’originale. Mica come Monica Bellucci, che nella pubblicità di Dior sembra di 16 anni…». *** Sara Varone (protagonista del calendario di ForMen 2009): «Prima di fare il calendario, mi ero detta, chiederò un ritocco per ridurre il sedere. Poi, però ci ho ripensato: non era male. Il fotografo era stato bravo con le inquadrature. Una volta mi è capitato un ritocco non gradito: sulla cover di una rivista mi avevano talmente rifatto le labbra con il makeup digitale che sembravano due canotti. C’erano le edicole tappezzate e non vedevo l’ora che finisse la settimana».