Pierluigi Diaco, Novella 2000, 30/10/2008, pp. 18-19, 30 ottobre 2008
Francesco Rutelli «Anche le sconfitte fanno parte della vita di un uomo pubblico. E ti confermano il valore dell’umiltà»
Francesco Rutelli «Anche le sconfitte fanno parte della vita di un uomo pubblico. E ti confermano il valore dell’umiltà». *** «Ho avuto l’onore di non essermi arricchito, anzi: per sopravvivere i primi anni da radicale ho consumato la piccola eredità di mia mamma. Vivo in una parte della casa costruita da mio padre 40 anni fa; non ho altre case; né azioni: sarebbe scorretto, penso, per chi ha informazioni di prima mano. Non ho auto, barche, o conti in barca che ridono». *** «Ho una gigantesca raccolta di libri. Di arte in particolare, oltre che saggi e la mia biblioteca su Roma, con la raccolta dei progetti realizzati da sindaco, di quelli da ministro della Cultura, inclusi i capolavori trafugati e recuperati dall’estero. Ho una passionaccia infame per la Lazio: sono abbonato da quarant’anni. E le confesso che ho ripreso, dopo molti anni, a fare esercizio fisico: un vantaggio dell’opposizione». *** «Sono insopportabile con lo zapping. I dibattiti sulle Tv americane, calcio, programmi popolari. Poi tanta radio: ascolto tutto, e il mio zapping è demenziale» *** «Tra uomini di governo, economisti, imprenditori che ho incontrato, solo Barbara, anche grazie alla montagna di libri che legge, aveva previsto al millimetro la crisi finanziaria di queste settimane». *** «Mi commuovo ogni volta che c’è l’inno italiano in un momento di unità, di festa, non di divisione». *** Con la moglie Barbara Palombelli «Abbiamo avuto un primo figlio 26 anni fa. Poi abbiamo adottato altri tre figli, quindici anni fa e di nuovo sette anni fa». Hanno in affido due figlie, Monica e Serena.