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 2008  ottobre 14 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri Borse in festa in tutto il mondo. Rialzi spettacolosi e Milano che ha fatto nuovamente il record storico, +11,49% in un solo giorno, una cosa mai vista in tutta la sua storia.

Mannaggia, lo sapevo che bisognava comprare venerdì.
Ah, vedo che tutto a un tratto s’intende di Borsa. Sì, comprare venerdì per vendere ieri, suppongo. Lei ieri avrebbe comprato o venduto?

Ma comprato, si capisce. Adesso le Borse rivanno su alla grande.
Mica è detto. Domenica, su Repubblica, è uscito un bell’articolo di Turani. Il ragionamento è questo: non sarà che i mercati, nel loro comportamento folle, ci mandano però un messaggio di verità? E cioè: le quotazioni delle grandi banche si basavano sul presupposto di attivi legati alla finanza, cioè roba che da un anno a questa parte abbiamo valutato come più o meno inesistente. Quindi, se ripuliamo da questi falsi patrimoni i bilanci, che cosa resta? Forse aziende che valgono quello che la Borsa dice adesso, e cioè la metà o un terzo rispetto a prima. Conclusione: prima di rivedere i prezzi dell’anno scorso bisognerà aspettare dieci anni e forse non basteranno neanche dieci anni. Forse non li rivedremo mai.

Allora tutta questa euforia di ieri che significato ha?
Probabilmente è un rimbalzo – come si dice – “tecnico”, anche se meno “tecnico” del solito dato che, essendo state vietate le vendite allo scoperto, sono mancate le ricoperture... tutto chiaro? Quando si vende allo scoperto, si vende qualcosa che non si ha. Arriva perciò il momento in cui bisogna comprare per consegnare all’acquirente il titolo (o per restituire le azioni a chi ce le ha affittate). Quindi si compra indipendentemente dai prezzi, perché si deve comprare. Questa componente, piuttosto importante nei “rimbalzi tecnici”, stavolta non dovrebbe essere troppo presente perché le vendite allo scoperto sono state proibite. Piuttosto, la prova che gli acquisti di ieri sono un risultato soprattutto psicologico è dimostrato dal fatto che l’Euribor è sceso molto poco: siamo ancora intorno ai 5,31 e Draghi se n’è preoccupato. Il governatore ha detto: «Bisogna che si vada sotto il 5% di interesse». Il punto infatti è tutto lì. Se le banche, presi i soldi dalla Banca centrale, non li fanno circolare, il sistema collassa. Da questa settimana la Banca centrale concederà crediti a rubinetto, cioè non più con il sistema delle aste. Fino ad ora, Francoforte metteva all’asta una certa quantità di miliardi, in genere a tre mesi, e le banche concorrevano ad accaparrarseli offrendo un tasso di interesse. I soldi andavano a quelli che offrivano i tassi più alti. L’Euribor è la conseguenza di questo mercato, nel senso che è la media tra i tassi vincitori delle aste. Da domani, e per un periodo di tempo limitato, i denari scorreranno invece a rubinetto. Cioè una banca che vorrà soldi andrà a chiederli e in linea di massima li otterrà. Questo modo di operare dovrebbe alleviare anche il peso di questo benedetto Euribor a cui, come sa, sono legati i mutui e quindi la vita di milioni di famiglie.

Quindi se l’Euribor scende, vuole dire che il denaro sta circolando facilmente? Mentre se sale no?
Esattamente. E chi ha comprato ieri non aveva ancora indicazioni su questo punto. E quando queste indicazioni sono arrivate non erano così significative. Quindi, in un certo senso, le Borse hanno comprato perché avevano voglia di comprare, perché s’erano stufate dei ribassi e non vedevano l’ora di rimettere mano al portafoglio. E poi perché ci sono sempre i cassettisti che fanno la loro parte e salvano la situazione.

I cassettisti? Sarebbero?
Quelli che comprano per tenere le azioni a lungo. Gente cioè che, più che speculare, investe. Il cassettista è per sua natura informato, paziente e ottimista. Compra le azioni quando costano poco e per tutto un certo periodo di tempo non le tocca e non si fa impressionare dall’apparizione del segno meno. Certo, bisogna avere coraggio. Il cassettista col fegato ha comprato la settimana scorsa, quando tutti vendevano. E non ha rivenduto neanche ieri, perché non crede ai discorsi di Turani e pensa che le azioni saliranno ancora e che in ogni caso incasserà i dividendi. Ci sono cassettisti passati alla storia. Per esempio John Pierpont Morgan, il fondatore di quella che oggi conosciamo come Morgan Chase, fu un cassettista celebre: durante il Grande Panico del 1907, Wall Street – sconvolta dai ribassi – stava per chiudere, quando arrivò Morgan e in venti minuti investì 25 milioni di dollari in azioni. Un saggio temerario. Sei anni dopo, quando morì, Wall Street, in segno di lutto, sospese le contrattazioni per due ore. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 14/10/2008]

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