Maurizio Molinari, La Stampa 13/10/200, pagina 1., 14 ottobre 2008
La Stampa, lunedì 13 ottobre Stenditi sul letto e pensa all’Inghilterra». John Lennon era molto brusco quando faceva conoscere alla compagna Yoko Ono i suoi impellenti desideri sessuali
La Stampa, lunedì 13 ottobre Stenditi sul letto e pensa all’Inghilterra». John Lennon era molto brusco quando faceva conoscere alla compagna Yoko Ono i suoi impellenti desideri sessuali. A svelare questo lato, finora oscuro, del carattere della stella dei Beatles è la biografia firmata da Philip Norman, già autore nel 1981 del volume Shout in cui raccontava l’epopea della mitica band. Norman ha lavorato per cinque anni a John Lennon: The Life, intervistando a più riprese tanto Yoko che i figli del musicista che giovedì avrebbe compiuto 68 anni. Il ritratto che ne emerge è quello di un uomo violento, malato di sesso, ipergeloso e tendente agli abusi. Il filo conduttore delle maggiori rivelazioni è l’ossessione per il sesso. Il matrimonio con la prima moglie Cynthia andò in frantumi quando lei, tornando da un viaggio in Grecia, trovò John nella casa di Londra, steso sul pavimento con Yoko Ono. I due indossavano niente altro che due identici accappatoi e lui la salutò, senza troppo imbarazzo, dicendole: «Oh... ciao!». Yoko sarebbe stata trattata presto nella stessa maniera. Una sera, durante la prima fase della loro relazione, erano assieme a casa di un amico e lui improvvisamente le disse: «Tu non ti senti bene». Immediatamente un assistente accompagnò la donna fuori, la fece salire in macchina con Lennon e portò entrambi in un appartamento dove si affrettò a trasformare il divano in un letto prima di andarsene. Yoko ricorda che l’intera sequenza di eventi era a tal punto organizzata da far supporre che fosse il metodo con cui Lennon soddisfaceva abitualmente i suoi appetiti sessuali. Anni più tardi, la sera della rielezione di Richard Nixon a presidente degli Stati Uniti, Lennon e Yoko Ono erano a un party quando lui tentò di abbordare una donna sconosciuta che però faceva resistenza. Per tutta risposta lui la afferrò, la trascinò dentro la camera da letto e fecero sesso in maniera talmente rumorosa che Yoko ricorda che «il padrone di casa, in forte imbarazzo, mise un disco, credo di Bob Dylan, per coprire i suoni che facevano». Ma la musica non impedì ai presenti di sentire la focosa copulazione anche perché «nessuno poteva uscire da casa: si erano chiusi dentro la camera dove c’erano tutti i cappotti». Irriguardoso e offensivo nei confronti della compagna, Lennon ne era al tempo stesso molto geloso. Una delle prima cose che la obbligò a fare fu di scrivere su un foglio di carta tutti i nomi dei suoi ex per poterli maledire coprendoli di contumelie. Poi c’era la sua abitudine di farsi seguire al bagno degli uomini da lei. «Non ero io che andavo con lui ma lui che mi obbligava ad andargli dietro, perché temeva che lasciandomi anche un solo minuto da sola potessi andare con un altro componente della band» racconta Yoko, secondo la quale la dipendenza dal sesso del compagno era senza limiti: una volta le confessò di rimpiangere di non essere mai andato a letto con la madre, morta quando lui aveva appena 17 anni. I figli hanno invece consegnato al biografo il racconto di un padre che li ignorava, passando anni interi senza occuparsi di loro per poi offenderli brutalmente appena li rivedeva. Julian, avuto da Cynthia, ha confessato di non aver visto il padre per periodi molto lunghi e che una volta si sentì dire: «No, non riparerò questa tua fottuta bicicletta». Il contenuto della biografia lascia pochi dubbi su come fosse in privato il cantante britannico e Yoko Ono si è ben guardata dallo smentire i contenuti delle rivelazioni fatte, limitandosi però a commentare che nel trascriverli l’autore è stato «troppo cattivo». Maurizio Molinari