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 2008  ottobre 15 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano hanno ammesso al regime di semilibertà Pietro Maso...

Chi, quello che aveva ammazzato i genitori?
Già, proprio lui.

E quanti anni di galera ha fatto?
Il delitto è del 1991. La condanna del 1992. Ha fatto più di 16 anni di carcere. La semilibertà si può concedere dopo che si è scontata almeno la metà della pena. Maso era stato condannato a 30 anni, quindi sarebbe dovuto uscire nel 2022. Ma in Italia esiste la cosiddetta “liberazione anticipata”: se il detenuto si è comportato bene, se ha mostrato di prender parte attiva all’opera di rieducazione, ha diritto a uno sconto di pena pari a 45 giorni per ogni semestre. Si faccia un po’ di conti e vedrà che, nel caso di Maso, si tratta di quattro anni di sconto. Poi c’è l’indulto, che ha tagliato altri tre anni. Morale: tornerà libero definitivamente nel 2015. Lo spazio per la semilibertà c’è tutto.

In che consiste poi questa semilibertà?
Il condannato passa alcune ore fuori dal carcere. L’ipotesi è che questo aiuti il reinserimento. Maso, quando ha cominciato ad avere qualche permesso-premio, andava sempre da don Mario Todeschini, il prete veronese che ha fondato Telepace. Le ultime volte invece è andato da una donna, di cui non conosciamo il nome, che s’è fatta garante per lui. Il Giornale ha anche fatto le foto alle coppia, appena scesa dal taxi di fronte al carcere di Opera. Si vede un bel bacio, molto affettuoso. Lei è di spalle, lui risulta molto stempiato. Del resto, quando ha ammazzato i genitori aveva 19 anni. Adesso è un uomo di 36.

Non è stato un delitto atroce? Questo non conta nella decisione di concedere un regime carcerario più leggero?
E’ stato un delitto atroce, il secondo di questo genere nel dopoguerra. A metà degli anni Settanta, a Novara, Doretta Graneris, aiutata dal suo fidanzato, uccise a fucilate i nonni e i genitori che stavano guardando la tv e poi il fratellino in camera da letto. Era il 1975 e ci vollero 16 anni per assistere a un massacro simile a quello. I Maso erano una benestante famiglia di Montecchia Crosara, vicino a Verona, marito e moglie cattolicissimi con tre figli, il maschio Pietro e le sorelle Laura e Nadia. Pietro, piuttosto sfaticato, faceva la bella vita e voleva soldi. In particolare andava matto per la bmw bianca con la selleria dello stesso colore che si vedeva in Miami Vice (era l’auto di Don Johnson). Tentò di ammazzare i genitori almeno due volte, senza riuscirci. Poi, una sera, papà e mamma (si chiamavano Antonio e Rosa) andarono a una funzione religiosa. Allora Pietro e tre suoi amici staccarono la luce e s’acquattarono in cucina dove stava il contatore. S’erano messi in faccia maschere di Polifemo e di Satana. Alle 23 e 10 ecco tornare Antonio e Rosa. La luce è spenta, allora salgono in cucina e qui il loro figlio e i suoi tre amici li colpiscono con un tubo di ferro, due padelle e un bloccasterzo. Picchiano sulle loro teste per cinquanta minuti, senza fermarsi mai. Quando il primo dei due cade a terra, lo stesso Maso gli preme il piede sulla gola per soffocarlo... Sulle prime Pietro vuol far credere che si tratta di una rapina. Ma dopo due giorni viene smascherato e confessa. Sarà impressionante il suo comportamento anche dopo: pretende di avere la sua parte di eredità, non manifesta alcun pentimento o turbamento, definisce quello che ha fatto “una cazzata”. Piglierà l’ergastolo. Fino al delitto di Erika, che con l’amichetto Omar massacrò madre e fratellino (Novi Ligure, febbraio 2001), sembrò a tutti che un’atrocità simile non potesse essere superata. Sul caso si produssero libri, si girò un film e si scrissero migliaia di articoli.

La crudeltà di allora non avrebbe dovuto fermare la mano del giudice? Questa clemenza non rischia di essere controproducente, anche come messaggio?
Chi sa. Sedici anni non sono comunque pochi. Maso si mostra in ogni circostanza pentito e credente. Ha dato un’intervista a Repubblica in cui racconta di ricevere centinaia di lettere da adolescenti che vogliono ammazzare i genitori. E lui li dissuade. Lo seguono dei sacerdoti, ci sono persone che giurano sul suo ravvedimento. tutto falso? L’uomo conserva in realtà lo stesso cuore di pietra di tanti anni fa? Chiedo io a lei: come potremmo pretendere di rispondere a una domanda simile? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 15/10/2008]

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