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 2008  luglio 28 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

I sondaggi dànno Obama in leggera flessione e McCain in recupero. Obama è sempre in testa, e anche abbastanza nettamente. Però...

Non è venuto adesso in Europa dove l’hanno accolto da trionfatore? Ho visto qualcosa in tv...
Sì, ha fatto un giro Berlino-Parigi-Londra. Bagno di folla all’inizio (cioè a Berlino), un po’ di sordina alla fine (cioè a Londra).

Cos’ha parlato, in tedesco?
No, ha parlato in inglese. Del resto dei duecentomila che sono andati ad aspettarlo davanti alla Colonna della Vittoria, la metà erano americani. Anche l’altra metà ha capito benissimo quello che ha detto, perché la percentuale di tedeschi che conosce l’inglese è molto alta, mica come da noi che è appena il 13 per cento.

A che gli serve venire qua? Gli americani si impressionano?
Per niente. Anzi. I candidati devono stare attenti a non sembrare troppo europei, se vogliono vincere. Gli Stati Uniti sono una cosa, noi siamo un’altra e quelli che credono a questo principio sono soprattutto gli americani. Obama aveva una reputazione di scarsa dimestichezza in politica estera e facendo un viaggio nei tre paesi più importanti del Continente ha cercato di mandare il messaggio: «Vedete? Di politica estera mi occupo pure io». C’è poi il precedente di Kennedy e Reagan. I due vennero qui da presidenti e fecero due gran discorsi, Kennedy gridando «Ich bin ein Berliner», cioè «Io sono un berlinese», e proclamando che gli americani non possono pretendere di imporre la loro pace al mondo. Reagan, invitando esplicitamente Gorbaciov ad abbattere il muro che divideva la città e il mondo. La storia della “pace americana” viene buona adesso, perché il candidato democratico vuole andar via dall’Iraq (ma non dall’Afghanistan) e deve segnare la massima distanza possibile da Bush. Quanto ai muri, i discorsi fatti sono stati pieni di muri e ponti, abbattere le divisioni, rafforzare i legami eccetera eccetera. Agli europei è piaciuto da pazzi, anzi i sondaggi dicono che se si votasse in Europa prenderebbe l’85 per cento dei voti in Inghilterra, il 96 in Francia e il 90 in Germania. In America è completamente diverso. Mentre Obama stava qua, McCain è andato in giro a far comizi ai pensionati, poi nel New Hampshire per discutere del caro-benzina, quindi dal ciclista Lance Armstrong per raccogliere fondi contro il cancro. Così il repubblicano ha recuperato. Obama però punta su qualcosa che al momento sembra molto difficile da battere.

Vale a dire?
La simpatia personale. Che si basa prima di tutto sull’aspetto, gradevole come non mai (Alessandra Mussolini ha detto che se Veltroni avesse avuto il suo fisico avrebbe battuto Berlusconi). A Berlino, nel primo pomeriggio, è uscito dall’Hotel Adlon in tuta e scarpe da tennis per andare a far ginnastica nella palestra del Ritz. La sera ha portato tutti a un ristorante di bistecche, il Borchardt, ma lui ha preso solo un’insalata. Passo elastico, sorriso sempre stampato in faccia, camicie bianchissime, qualche volta senza cravatta. L’ultimo giorno è uscita una conversazione riservata tra lui e Cameron. Umanissima: «Sai, una volta presidente bisogna darsi da fare per riposare ogni tanto almeno un po’, è assolutamente necessario trovare un minimo di tempo per pensare...» Chi non amerebbe un uomo che – quando non sa di essere ascoltato (non sa di essere ascoltato?!) – dice cose che potrebbe dire ciascuno di noi? La famosa moglie Michelle che guadagna più di lui (altro tratto umanissimo) lo rimprovera pubblicamente perché non aiuta in casa e i rimproveri stanno in tutte le cartelle-stampa. Non è quindi un nostro fratello? Leggiamo la biografia e scopriamo che a un certo punto entra in uno studio di avvocato. Di che cosa si occupa questo studio? Di vittime della discriminazione sul lavoro! E guadagnava tanto poco che per arrotondare si mise a insegnare. Senta l’inizio del discorso di Berlino: «Parlo non come candidato alla Presidenza, ma come orgoglioso cittadino degli Stati Uniti, e cittadino del mondo. So che non assomiglio agli americani che in passato hanno parlato in questa grande città. Mia madre è nata nel cuore dell’America, mio padre è cresciuto allevando capre in Kenya...» Come si fa a non amare un uomo così?

Dica un po’, non è che a lei sta antipatico?
Ma no. Obama fa l’unica cosa possibile in questo momento: dà una speranza a tutti noi. Come farà a tradurre questa speranza in qualcosa di reale, non lo spiega per una ragione molto semplice: non lo sa nemmeno lui. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 28/8/2008] (leggi)

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