Laura Pertici, la Repubblica 28/7/2008, 28 luglio 2008
A Londra Marcella Puppini va al supermarket vestita così: stivali da motociclista, spolverino di paillettes, microgonna punk
A Londra Marcella Puppini va al supermarket vestita così: stivali da motociclista, spolverino di paillettes, microgonna punk. «Non dimentico il rossetto, voglio labbra fuoco. Neanche alle medie il mio look era anonimo. Ho sempre desiderato un aspetto speciale». Lei è l´anima e la mente bolognese delle Puppini Sisters, il trio vocale italo-inglese, modello pin up, che, nato nel 2004 ha all´attivo due album di cover. Abiti strizzati, pettinature bombate su sopracciglia sottili, calze autoreggenti e unghie laccate. Un po´ Trio Lescano, un po´ sorelle Andrews, con le ex compagne del Trinity College (Stephanie O´Brien, la rossa, e Kate Mullin, la bionda) Marcella canta come fossero gli anni Quaranta. Il loro repertorio però spazia dall´adorato Carosone di Tu vuo´ fa´ l´americano a Wuthering heights di Kate Bush, a Walk like an egyptian delle Bangles. Una miscela di generi diversi, swing-pop-jazz, che nei club di East London fa sempre il pieno. «E non solo. Siamo state di recente in Germania - dice Marcella che si è trasferita a Londra dopo il liceo classico, all´inizio degli anni Novanta - l´accoglienza è stata incredibile, i tedeschi amano il nostro gusto del grottesco. In Italia ci è capitato di cantare a Palermo, a Roma, a Firenze. Diciamo che da noi il pubblico è più riservato. Anche in patria ci esaltano trans e gay, condividiamo con loro estro e amore per l´esagerazione». Le Puppini saranno nuovamente in concerto stasera a Poggibonsi e proprio dal vivo esibiscono capacità tecniche notevoli, tipiche di chi viene dalla gavetta. «Ho imparato a suonare il piano a 5 anni» ricorda Marcella «Quando mi sono trasferita a Londra non avevo tempo per la musica: ero una semplice cameriera. Ma sono riuscita a diplomarmi in design per la moda e ho cominciato a disegnare accessori per Vivienne Westwood». E proprio un party a casa della stilista inglese nel 2004 fu il trampolino di lancio delle Puppini. «Ora stiamo lavorando a un album di pezzi quasi completamente nostri. Entreremo in studio a ottobre». Le Puppini e il loro gusto rétro non sono un fenomeno isolato. A febbraio hanno pubblicato il primo album le Sorelle Marinetti, trio maschile di vocalist che si esibisce en travesti tuffandosi negli anni Trenta. Il trio fa rivivere canzoni come Tuli Tulipan, Ma le gambe, Il pinguino innamorato, La gelosia non è più di moda, cioè i successi dello stesso Trio Lescano, le sorelle olandesi naturalizzate italiane tanto in voga da noi prima e dopo la Seconda guerra. «Quello delle Marinetti - precisa il loro inventore, Giorgio Bozzo, che ha lanciato anche Platinette - è un progetto teatrale, prima ancora che musicale. Due anni fa volevo scrivere una biografia proprio sul Trio Lescano. Poi ho virato. Stavo portando in scena uno spettacolo di Gennaro Cosmo Parlato in cui recitavano tre trasformisti. Ne è nato questo gruppo bislacco e alla fine il disco. Su iTunes il cd è stato primo nella classifica jazz per tre settimane. Ancora non ci credo». Sotto i nomi d´arte di Turbinia, Mercuria, Scintilla si celano rispettivamente Nicola Olivieri, (baritono), Andrea Allione (cantante musical e coreografo) Marco Lugli (filodrammatico). Il loro swing futurista è una serissima operazione di recupero filologico. «Abbiamo studiato a lungo canto armonizzato prima di cimentarci col repertorio delle Lescano - dice Scintilla - il nome è un omaggio a Filippo Tommaso Marinetti perché il futurismo era un movimento che guardava avanti. Per noi il travestimento è in modo di mettere alla prova la capacità teatrale. E non è necessariamente legato alla nostra identità gay».