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 2009  maggio 26 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Il caso Noemi continua a tor­mentare Berlusconi. Domenica Repubblica ha intervistato l’ex fidanzato della ragazza di Porti­ci, un operaio di nome Gino Fla­minio, 22 anni, mille euro al me­se di stipendio. Gino sostiene che Berlusconi ha conosciuto Noemi per via di un book foto­grafico dimenticato da Emilio Fede a casa o in un ufficio del Cavaliere. Berlusconi avrebbe sfogliato il book, visto le foto, adocchiato il numero di cellula­re e chiamato la ragazza. Rac­conta Gino: «Le diceva: “Sei divi­na, ti devi mantenere così come sei, pura” e cose del genere».

E lui come lo sa?
Siccome Gino non riusciva a credere che il corteggiatore misterioso fosse davvero Ber­lusconi, Noemi gli ha accosta­to il telefono all’orecchio. Il Cavaliere ha poi invitato la ra­gazza a passare le vacanze di Natale in Sardegna, nella Vil­la Certosa. Noemi c’è andata con un’amica sua, di nome Ro­berta, minorenne pure lei. Lì hanno trovato un’altra qua­rantina di belle figliole. Il Cor­riere, in un’inchiesta pubblica­ta ieri, sostiene che del veglio­ne di Villa Certosa si sa prati­camente tutto: ci furono i fuo­chi d’artificio, erano presenti anche le meteorine Marianna e Manuela Ferrera, c’era gen­te di famiglia, la sorella del Ca­valiere (che sarebbe scompar­sa poche settimane dopo), il fratello Paolo, il figlio Piersil­vio con la compagna Silvia Toffanin. Niente di peccami­noso, parrebbe.

No?
Gino dice che quando Noemi tornò a Napoli, intorno al 5 gennaio, non era più lei. Del re­sto durante la settimana in Sar­degna lui l’aveva chiamata de­cine di volte invano. S’era sem­pre sentito rispondere da Ro­berta. Che faceva l’evasiva: «Noemi è di là, ha da fare…». Infine, il 10 gennaio la lasciò. A Gino, Noemi disse che Berlu­sconi s’era fatto vedere solo la notte di Capodanno. E questa sarebbe la storia. Ma c’è un’al­tra versione.

Quale?
Quella del padre di Noemi, Be­nedetto Letizia. Costui, che con i giornalisti è sempre rima­sto chiuso a riccio, ha annun­ciato querele verso il giovane Gino e ieri s’è fatto intervistare dal Mattino. Ha detto di aver incrociato il futuro premier nel 1990, poi di aver partecipato a un suo comizio nel 2001 e di avergli regalato libri e cartoli­ne antiche di cui Berlusconi fa­rebbe collezione. Pochi mesi dopo gli morì il figlio Yuri in un incidente e lui scrisse al pre­mier informandolo della di­sgrazia. Ne ebbe una lettera molto accorata e partecipe e poi una telefonata. A Natale, i Letizia vennero a Roma con la bambina che aveva 10 anni e gliela presentarono. Berlusco­ni avrebbe detto: «Chiamami nonnino». E lo stesso Benedet­to avrebbe risposto: «Nonno mi pare ingeneroso. Meglio chiamarlo papi». Fine della se­conda versione.

C’è una terza versione?
Per ora no. C’è Berlusconi che, intervistato dalla Cnn, dice che lo scoop di Repubblica è pieno di falsità e che questa manovra si ritorcerà contro la sinistra e i suoi giornali che l’hanno con­cepita. In realtà le versioni di Gino Flaminio e di Benedetto Letizia potrebbero non esse­re in contraddizione. Per esempio: Noemi conosceva effettivamente già Berlusco­ni (versione Letizia) e ha fat­to la sbruffoncella con Gino, vantandosi della confidenza del Cavaliere e millantando la storia del book. Chi lo sa, potrebbe essere. Se però la storia sta in questi termini, c’è un primo problema: come mai Berlusconi si è rifiutato di rispondere alle domande oppure ha tirato fuori l’inesi­stente storia secondo cui Leti­zia era l’autista di Craxi (sal­vo poi smentirla di averla det­ta)? Un atteggiamento appa­rentemente senza ragione.

Rivendica il diritto a una sua vi­ta privata.
E’ un diritto che non ha, perché è un uomo pubblico e come uo­mo pubblico ha il dovere di ri­spondere a qualunque doman­da significativa. Lei potrebbe obiettarmi: e le domande su Noemi sarebbero significati­ve? Le rispondo facilmente: un uomo di 72 anni che dice cari­nerie a una diciassettenne fa­cendosi forte della sua posizio­ne di capo del governo è da im­peachment in qualunque Pae­se del mondo. Questo, se è ve­ra la versione di Gino. Se inve­ce è vera la versione del padre di Noemi, allora la cosa potreb­be non esser grave. Ma se è ve­ra questa seconda versione, perché non raccontarla? Come minimo, il Cavaliere in questa storia ha accumulato un’incre­dibile serie di imprudenze. Non si sa nulla di come la cosa sia vissuta dai cittadini, dato che i sondaggi in questo perio­do pre-elettorale non sono am­messi. Però un certo sgomen­to, una certa delusione nel­l’elettorato del Cavaliere po­trebbe esserci. Lo percepisce anche lui, come si capisce dal­lo stato d’agitazione in cui sem­bra trovarsi in questi giorni. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 26/5/2009]
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