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 2008  marzo 05 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Berlusconi dice di stare davanti a Veltroni di 10 punti...

• Lo sa che non ci capisco più niente? Veltroni non ha detto di essere in recupero forsennato, sette punti o quattro, non me lo ricordo neanche più?...
Non se lo ricorda perché lo dice tutti i giorni e ogni giorno dà una percentuale diversa. L’Istituto che azzeccò il risultato delle elezioni nel 2006 è l’Euromedia di Alessandra Ghisleri. Vogliamo prender per buone le previsioni Euromedia? Ha fatto l’ultima rilevazione lo scorso 23 febbraio. Ecco il risultat Berlusconi (con la Lega) 46,4, Veltroni (con Di Pietro) 36.4. Casini starebbe al 5, Bertinotti al 7,9. Il 23 febbraio è un po’ distante, possiamo guardare qualche rilevazione più recente. Quella di Ipr - l’istituto che fa le ricerche per Repubblica - mette la coalizione PdL+Lega+Mpa al 44. Veltroni + Di Pietro al 36. La distanza sarebbe di otto punti. Se uno parte dalla ricerca della Ghisleri e ci appiccica quella di Ipr può dire di aver guadagnato due punti percentuali in cinque giorni. Ma è una balla: i metodi sono diversi, le campionature anche, e i sondaggi di istituti diversi non sono evidentemente paragonabili. Ma queste sono sottigliezze che ai politici interessano poco. I politici non stanno mai a sentire. Il professor Miglio – la buonanima che ha fatto l’ideologo per Bossi all’alba della Lega – mi raccontava che andava a trovare Craxi nell’epoca in cui Craxi dichiarava ogni giorno che bisognava fare le riforme istituzionali. Miglio si presentava e cominciava a descrivergli i diversi sistemi. Craxi non riusciva a stare attento neanche per due minuti. Gli interessava proclamare la necessità delle riforme e qualche vago obiettivo istituzionale da raggiungere. Appena si trattava di stabilire come bisognasse procedere si sentiva stanco. Allo stesso modo Veltroni, o chi per lui: sommare le mele con le pere? Perché no, se serve a fare un bel discorso.

• Quindi?
Quindi stiamo a quello che tutti i sondaggi conferman il PdL è nettamente avanti e, continuando così, vincerà. In Parlamento si formeranno solo i seguenti gruppi: PdL, Lega, Lista Udc-RosaBianca, Partito democratico, Italia dei Valori, Sinistra Arcobaleno. Bisogna tener conto che nei sondaggi il margine d’errore è intorno ai 3 punti. Quindi se uno prevede un 37 per cento di consensi, colloca il pronostico in mezzo a un alone probabilistico che parte dal 34 e arriva al 40. Questo significa che nessuna campionatura riesce a cogliere fenomeni troppo piccoli. Storace, per esempio, viene dato intorno al 2 e resterebbe fuori. Ma potrebbe stare al 5, ed entrerebbe. Idem per Ferrara, che non viene quasi rilevato. Ah, aggiunga qualche senatore siciliano dell’Mpa di Lombardo in quota al centro-destra.

• Ma che gliene importa, a Veltroni o a Berlusconi, di dire: «Sto avanti di dieci punti» oppure «Ne sto recuperando quattro»?
Ha visto il caso Mastella? Dopo che l’ha sbolognato il Cavaliere e gli ha detto di no anche Casini, Mastella è stato abbandondato da tutti e ha difficoltà persino a fare le liste. Come mai? Perché nessuno vuol stare con i perdenti. La regola vale per i professionisti della politica e vale anche per una quota non indifferente di elettori. Costoro, nel dubbio, daranno la loro preferenza al partito che sentono come più probabilmente vincitore. Quindi ai due duellanti conviene farsi vedere vincenti perché questo elettorato, magari inconsciamente, alla fine penderà dalla parte di chi ritiene vincente. la stessa cosa in America, dove si sta giocando adesso la partita decisiva in casa democratica: Hillary e Obama fanno sapere di esser certi della vittoria, alzano le braccia al cielo e Mark Penn, lo stratega dei Clinton, l’altro giorno ha convocato i giornalisti solo per dar loro la seguente notizia: “Mercoledì mattina il momento favorevole di Obama sarà solo un lontano ricordo”».

• Ma i sondaggi non potrebbero sbagliarsi totalmente? Alla fine esce fuori che vince Bertinotti...
Beh, c’è il sistema del campione: si sceglie un certo numero di cittadini – di solito tra gli ottocento e i mille – col criterio di rispettare le percentuali della popolazione italiana. Se in Italia ci sono il 10 per cento di laureati, il 51 per cento di donne, il 25 per cento di ultrasessantenni, allo stesso modo nei mille del campione si tenterà di avere 100 laureati, 510 donne e 250 vecchi. Più di tanto non può succedere.

• E se quelli, rispondendo, dicono bugie?
 previsto. I sondaggisti sanno già che un bel po’ di intervistati risponderanno a pera, o perché non hanno capito o perché impazziscono all’idea di dare un’informazione sbagliata a una presunta autorità. Si ricorda quel margine d’errore del 3 per cento? Dentro ci stanno anche le bugie. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 5/3/2008] (leggi)

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