La Repubblica 5 marzo 2008, CONCITA DE GREGORIO, 5 marzo 2008
PREVENIRE, O FORSE NO
La Repubblica 5 marzo 2008.
Gira un libro, da qualche giorno, che è una bomba. Capita di vederlo passare di mano in mano come fosse un´opera messa al bando dal regime: leggi questo, poi mi dici. Si chiama "L´amara medicina". E´ un saggio, dice più o meno che la medicina preventiva non serve (quasi) a niente. Che possiamo anche vivere accantonando il fardello di imperativi che dovrebbero garantire una vita lunga e sana: abitare in campagna lontano dal traffico, tenere sotto controllo stress fumo obesità vita sedentaria onde elettromagnetiche, parlare poco al telefonino che brucia il cervello, farsi controllare ogni sei mesi seno utero prostata fegato e vari altri organi reconditi, tenere costantemente d´occhio trigliceridi e pressione. Roberto Volpi, che l´ha scritto, è uno statistico: illustra migliaia di dati. Mostra che più della metà degli esami e del lavoro ospedaliero è applicato a persone perfettamente sane. Che le diagnosi preventive sono spesso sbagliate. Che la morte per tumore nonostante le imponenti campagne di prevenzione non fa che aumentare. Che i vaccini antinfluenzali non debellano affatto l´influenza. Giovano a chi produce vaccini. La medicina per i sani promette di prolungare le nostre vite e non lo fa: accresce il suo potere e noi lì in adorazione della divinità scientifica, esercito di adepti. Un bluff, dice tranquillo Volpi. E se fosse vero?
CONCITA DE GREGORIO