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 2008  marzo 05 Mercoledì calendario

I verbali delle intercettazioni. Libero 5 marzo 2008. Il papà di Ciccio e Tore viene arrestato sulla base della testimonianza (senza riscontro) di un ragazzino che racconta di averlo visto allontanarsi dalla piazza di Gravina con i figli in macchina, la sera della scomparsa

I verbali delle intercettazioni. Libero 5 marzo 2008. Il papà di Ciccio e Tore viene arrestato sulla base della testimonianza (senza riscontro) di un ragazzino che racconta di averlo visto allontanarsi dalla piazza di Gravina con i figli in macchina, la sera della scomparsa. Ma anche per alcune frasi intercettate dalla polizia. Durante 16 mesi di indagine è stato messo sotto controllo il telefono di 82 persone. E ascoltando le frasi registrate la procura ha ritenuto Pappalardi «responsabile dell ”omicidio dei figli». Un esperto incaricato dalla difesa ha però trascritto le conversazioni ed eseguito una perizia tecnica. Il risultato finale è ben diverso dalle conclusioni a cui arriva l ”accusa. Leggiamole. Trascrizione del testo della conversazione contrassegnata dalla progressiva N.5480, intercorsa tra Pappalardi Filippo e Ricupero Maria (la convivente, ndr) all’interno di autovettura. Pappalardi: Che ha detto Pasquina? Ricupero: che deve dire, sta nera... P: e dei bambini? Cosa ha detto? R: Pasquina pensa che ce l’hanno loro... P: ce li hanno loro; R: ha detto: speriamo che non gli fanno niente ai bambini; P: (incomprensibile) R: dice, speriamo che non gli fanno niente; P: al marito lo indagano perché fa a mazzate; R: (incomprensibile), ha sbagliato il sindaco P: ma quello incappucciato chi lo portò? Vedesti? Ah? R: ma io ho capito chi è: P: non lo dire a nessuno; R: ancora? Mo passiamo è prima da Concetta... P: ancora fanno del male ai bambini, mai sia, mi uccido! La versione della procura riportata nell ”ordinanza di arresto: Pappalardi e la convivente si sarebbero detti: Ricupero: «Non lo dire a nessuno dove stanno i bambini. Come è vero Iddio, mi uccido ». E questa sarebbe per la magistratura la prova provata della colpevolezza di Pappalardi, il quale per il pm sapeva della tragica fine dei figli. Trascrizione della conversazione N.195 intercorsa tra Pappalardi e Ricupero, in autovettura R: dice, signora lo sa che i bambini sono morti?... quando dice questa parola, ”Ma- donna!”; P: magari la Madonna! Zitta, se succede qualcosa, che casino; R: ma i ragazzi stanno vivi! Non stanno morti... questa parola non la voglio sentire ho detto, non la voglio sentire per nessun motivo; P: non tanto devi parlare più al telefono. R: ah, non ha P: A me vogliono acchiappare; R: ma non parlare più; L’intercettazione viene spiegata dall ”accusa nel seguente modo: «Pappalardi: non lo dire a nessuno dove stanno i bambini! Non sia mai la Madonna; e non parlare al telefono la convivente ha risposto: Ma questo è scemo!; e lui concludendo Mi uccido». Trascrizione del testo della conversazione N.12 tra Pappalardi e Giuseppe Alloggio (Peppino) in autovettura, è la mattina dell’8 giugno 2006, a 60 ore della scomparsa dei figli. P: e cosa ha detto lei? sempre quelle sono le chiacchiere Peppino, padre violento. G: da là dobbiamo andare, andiamo a vedere dentro al coso dei cani; P: devo portare l ”acqua ai cani; G: (incomprensibile) P: da domenica non ci vengo, dovessero morire pure i cani; G: no! P: devo mettere l ”acqua, è finita l ”acqua. La tesi accusatoria della procura «Mo’ (adesso ndr) devo portare l’acqua ai cani, che è da sab..., da domenica che non ci vengo qua, dovessero morire pure i cani qua!...». Secondo gli investigatori, Filippo avrebbe accostato la possibilità che i cani potessero morire di sete a un’altra situazione di decesso già avvenuta. E per loro si tratta di una frase che «non lascia molti margini interpretativi e che, sebbene pronunciata davanti a terza persona, racchiude la consapevolezza che sia successo un grave lutto». Conclusione che si scontra con la trascrizione N.2713 intercorsa fra Pappalardi e un uomo, qui si evince che il papà di Ciccio e Tore non solo cerca ostinatamente i suoi figli ma ha anche la speranza di trovarli: Uomo:... Filippo P: no, noi dobbiamo trovare i ragazzi! Uomo: (incomprensibile) P: lo sa cos ”è? che quelli stanno come i cani là; Trascrizione del testo N.7657 tra Pappalrdi e Ricupero. Qui discutono dell ”eredità e dell’ex moglie Rosa Carlucci, nel fare le previsioni sulle suddivisioni parlano come se i ragazzi fossero vivi e citano cinque eredi. Ciccio,Tore più le due figlie della convivente e la bimba più piccola nata dalla loro unione. R: lei non ci sta lei, chi sarebbe lei? P: la mia ex moglie; R: beh, e poi fai il testamento? P: devo fare l’ultima causa con lei, una volta fatta la causa, questo è il fatto dei ragazzi (...) ma lei non deve avere nulla, né lei né la madre, capito o no? Tutti il testamento vogliono; R: la casa? Sulla casa? P: diviso cinque (...) devono andare a te, ai quei tre e a quei due, maschi (...) R: questi escono quando sono grandi... e io che sto dicendo, e se questi non escono mò per farsi capire a te, escono fra dieci anni, tu devi vivere, che? questa (forse l’ex moglie) può fare qualcosa; P: non come ha fatto tua madre che ti ha pagato solo bomboniere! Trascrizione del testo: ”Lasciatemi perder ragazzi ”,tenuta da Pappalardi dentro l’auto mentre viaggia da solo. P: (pausa)... mi hai rotto il cazzo (pausa)... Mangialardi, poh! il figlio di quello (u fighj d cudd), (pausa)... uagliò, lasciatemi perdere! Secondo la procura l ”uomo si riferisce ai figli uccisi, quando dice: ”uagliò lasciatemi perdere”. Cri. Lo