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 2008  gennaio 28 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

In attesa che Veltroni e Berlusconi salgano al Quirinale, occupiamoci del processo per la strage di Erba, che comincia oggi.

• Si tratta dei due che hanno ammazzato i vicini, no?
Sì. Rosa Bazzi e Olindo Romano. La notte dell’11 dicembre 2006 i carabinieri di Erba, comandati dal colonnello Garofano, accorsero a una chiamata dei vigili del fuoco che, intervenuti in via Diaz per domare un incendio, avevano trovato cinque persone riverse. E riverse non perché asfissiate dal fumo. Riverse perché erano state sgozzate.

• Che cosa pensarono all’inizio?
Non sapevano che cosa pensare. Uno dei cinque – un uomo anziano – respirava e venne portato in ospedale. Sul pavimento del corridoio giacevano due donne. Sul divano in salotto un bambino di due anni. Sulle scale, un’altra donna. Tutti massacrati di botte e con la gola tagliata. Tra la gran folla che s’era radunata in cortile si fece avanti un vecchio. Costui mormorò: «Ma è la mia famiglia. Sono mia figlia, mia moglie, mia nipote». Era Carlo Castagna, industriale del mobile, uno degli uomini più ricchi e potenti della città. Le tre donne morte eran sua figlia Raffaella, di anni 31, laureata in psicologia; sua moglie Paola Galli; il suo nipotino Youssef. La terza donna uccisa era una vicina di casa, Valeria Cherubini. L’assassino aveva evidentemente compiuto il suo crimine in preda a una furia selvaggia. Il marito di Raffaella non c’era e si pensò subito che il responsabile della strage fosse lui. Certamente ebbe un peso in questa supposizione il fatto che fosse straniero, che avesse precedenti per spaccio (era uscito solo grazie all’indulto), che non andasse d’accordo col suocero. E anche il fatto che la strage compiuta dal marito ai danni della sua famiglia è un “tòpos” – cioè un luogo comune – della cronaca nera. Partì la caccia all’uomo, i giornali uscirono indicando subito in questo tunisino il feroce omicida.

• Invece non era lui.
L’uomo – l’oggi celebre Azouz Marzouk (per incis è nuovamente finito dentro per spaccio) – aveva un alibi di ferr era andato a trovare la sua famiglia in Tunisia. Il colonnello Garofano ha raccontato a Pino Corrias, che ha dedicato al caso un bel libro, lo smarrimento da cui furono colti gli inquirenti quel giorno. Chi poteva essersi spinto fino al punto di ammazzare un bambino di due anni? Nei vicini di casa, peraltro insospettabili, una sola stranezza: la loro lavatrice, quella notte, aveva lavorato. Altri controlli accertarono che, nei mesi precedenti, i due non avevano mai fatto lavaggi notturni, C’era poi in quella casa un’atmosfera strana: risultava pulita e ordinata in modo maniacale. Era poco, naturalmente, per costruire un capo d’accusa.

• Come arrivarono ai coniugi Romano?
Perché l’uomo che avevano portato in ospedale con la gola aperta, era sopravvissuto grazie a un difetto della trachea. Una ventina di giorni dopo riuscì a mormorare qualcosa. Prima disse che era stato «qualcuno dalla carnagione olivastra». Poi, al quarto giorno, pronunciò il nome: «Olindo». Portati in galera, Olindo e Rosa confessarono. Erano ossessionati dal rumore che faceva la famiglia Castagna, dalla loro vitalità – che i due chiamavano “sporcizia» –, dalle grida di lei quando faceva l’amore col marito e che per Rosa erano diventate un’ossessione.

• So che poi hanno ritrattato.
Sì, è la tattica attuale della difesa che si fa forte anche del fatto che sul luogo del delitto non sono state trovate tracce organiche né di Olindo né di Rosa. Vedremo come il tribunale valuterà questa stranezza. Le sei donne che fanno da giudici popolari dovranno pronunciarsi il 31 marzo. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 28/1/2008] (leggi)

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