Mario Sconcerti, "Corriere della Sera" 28/1/2008;, 28 gennaio 2008
«Gli arbitri di ieri erano bravi e provocatori. Un arbitro non onesto deve essere bravo per forza, si fa molta più fatica a orientare una partita che a dirigerla liberamente
«Gli arbitri di ieri erano bravi e provocatori. Un arbitro non onesto deve essere bravo per forza, si fa molta più fatica a orientare una partita che a dirigerla liberamente. Gli arbitri di adesso non cercano la minima provocazione, fischiano quello che sembra politicamente corretto, quello che produca almeno un 6 in pagella e tenga al riparo dalle polemiche. E vivendo nell’isteria di un mondo che li accusa di tutto, non reggendo né l’avvenimento tecnico né quello psicologico, sbagliano l’inarrivabile in modo netto, solare, senza nessuna delle bellezze oscure dei loro predecessori». (La questione arbitrale secondo Mario Sconcerti)