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 2007  dicembre 03 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Clemente Mastella
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

I russi hanno eletto ieri sera il loro Parlamento e il partito di Putin, Russia Unita, avrebbe preso, in base alle prime proiezioni, il 62% dei voti. Contando però che il partito fratello, Russia Giusta, ha ottenuto l’8 per cento, si può dire che i seggi a disposizione del Presidente saranno il 70 per cento. Alta l’affluenza (il 62%).

• Non ho capito la storia che Putin è candidato. Non era proibito partecipare alle elezioni dopo due mandati presidenziali?
Lei sta confondendo elezioni parlamentari ed elezioni presidenziali. Quelle di ieri erano elezioni parlamentari, cioè politiche. In pratica si trattava di eleggere i 450 deputati della Camera Bassa. Qui si è presentato Putin. Si è presentato cioè come candidato al Parlamento, ha chiesto di essere eletto deputato.

• Ma non è presidente della Repubblica?
Sì, e questa è la stranezza della situazione, che fa del voto russo di ieri un caso unico al mondo e unico nella storia. Non si era mai sentito infatti che un presidente della Repubblica si candidasse alle elezioni e finisse a fare il deputato. Le spiego come sta la faccenda: come lei ha già ricordato, la Costituzione russa vieta di essere eletti presidenti per tre volte di seguito. Putin è stato votato presidente nel 2000 e nel 2004, perciò non potrà presentarsi alle elezioni presidenziali del prossimo marzo. Fino a questo momento non ha voluto cambiare la Costituzione e ha preferito seguire un’altra strada, quella appunto di candidarsi al Parlamento come capolista del suo partito. La Costituzione non vieta al presidente di candidarsi e capisco benissimo il perché: a chi ha scritto quel testo non sarebbe mai venuto in mente che un giorno un capo dello Stato si sarebbe fatto venire la voglia di sedere alla Camera. Quindi, attaccandosi a un formalismo esasperato, Putin ha deciso che se le leggi non impedivano esplicitamente al presidente di candidarsi, lui poteva presentarsi come capolista del suo partito. E così ha fatto. Che cosa ha in mente? Fino a ieri aveva in mente quest a marzo farà eleggere presidente l’attuale premier Viktor Zubkov, o altro analogo disposto a far da burattino. Costui, una volta insediatosi al Cremlino, chiederà a Putin di fare il primo ministro. Putin accetterà e, come capo del governo, continuerà a dirigere tutto. Dopo qualche mese il presidente fantoccio dichiarerà di non star bene in salute e presenterà le dimissioni. A quel punto ci sarà una nuova elezione presidenziale e Putin potrà candidarsi: la legge vieta i tre mandati consecutivi, ma non dice nulla sui tre mandati non consecutivi.

• Non la fa troppo facile? E se il presidente-presunto fantoccio poi si mette a fare di testa sua?
Il rischio c’è, anche perché nel sistema russo il potere è tutto nelle mani di chi siede al Cremlino. infatti possibile che Putin cambi strategia: da quanto si capisce dai dati di ieri sera, i putiniani dovrebbero avere i due terzi dei seggi e con questa maggioranza ci sarebbe la possibilità di modificare la Costituzione e rendere legale il terzo mandato. E magari anche il quarto o il quinto. Insomma una modifica costituzionale potrebbe permettere a Putin di regnare a vita. La stessa cosa che sta tentando di fare Chávez in Venezuela.

• Oppositori? Tutti spazzati via?
In Parlamento dovrebbero entrare anche i comunisti di Gennadij Ziuganov e i liberali di Vladimir Zhirinovskij, un moderato assai eccentrico che ieri s’è presentato al seggio vestito completamente di rosso. Si tratta di oppositori rumorosi ma innocui, la cui funzione è solo quella di esistere in modo da dare al Parlamento una parvenza di legittimità.

• I brogli sono stati davvero tanti?
Putin aveva bisogno di prendere almeno il 60 per cento dei voti e possibilmente il 70. Era inoltre necessaria un’alta affluenza alle urne, perché in una situazione bloccata come quella russa uno dei modi che ha l’opposizione per manifestarsi è quello di deleggitimarti mandando poca gente a votare. In parecchi ministeri e uffici pubblici ieri – domenica – si è lavorat in questo modo i capi-ufficio si sono sincerati che i loro impiegati votassero e votassero “bene”. Poi è stato inventato il sistema di potersi presentare a un seggio diverso dal propri bastava dichiarare al presidente di chi si era elettori e spiegare che non si era fatto in tempo a rientrare nella propria circoscrizione. I presidenti dei seggi erano stati segretamente istruiti di favorire chi si dichiarava fan di Russia Unita e di respingere gli altri. In questo modo parecchi hanno votato per il partito di Putin anche tre volte. Le elezioni sono state controllate da 450 mila poliziotti agli ordini dei servizi segreti. I servizi segreti per ora stanno tutti dalla parte di Putin, ex uomo del Kgb. “Per ora”, ho detto. Due parole da non dimenticare. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 2/12/2007] (leggi)

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