Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
I saldi estivi cominciano oggi a Napoli. Continueranno poi a Genova (venerdì 4 luglio), a Roma, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Bari, Ancona e Trieste (sabato 5). Il resto delle principali città ha in programma i saldi per la settimana prossima.
• Bene. Così potremo toglierci qualche sfizio.
Facendo però attenzione alle bufale. Secondo l’Aduc, «quella che comincerà il 2 luglio a Napoli con l’apertura dei saldi è una fiera dell’ipocrisia e del non-mercato: «Tutti i negozianti fanno sconti durante ogni periodo dell’anno, non solo in quelli per legge dedicati ai saldi, e le amministrazioni locali sono tolleranti o intolleranti, a seconda di come meglio torna in quel determinato momento». In altre parole: «Attenzione ai finti saldi», cioè a quei prodotti «che hanno un prezzo scontato e un prezzo pieno entrambi falsi, con il prezzo ribassato molto simile a quello pieno nel normale periodo di vendita». Il Codacons consiglia anche di stare «alla larga dai negozi che poco prima dei saldi avevano gli scaffali semivuoti e poi si sono magicamente riempiti». In ogni caso l’indirizzo per far sanzionare eventuali fregature è quello dell’Ufficio Comunale per il commercio o dei Vigili Urbani. E anche quest’estate il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) apre lo Sportello ”Pronto Saldi 2008” e offre consulenza e informazione ai consumatori: chiamando il numero 06/4881891 (dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 18.00) il cittadino sarà messo in contatto con gli esperti di Mdc della propria regione. A disposizione anche la mail mailto:stafflegale@mdc.it>stafflegale@mdc.it.
• Quanto guadagneranno i negozianti con i saldi estivi?
Secondo uno studio Confcommercio «ogni famiglia spenderà in media poco più di 280 euro per l’acquisto di articoli scontati. Il valore complessivo dei saldi estivi si aggirerà sui 4 miliardi, con un’incidenza dell’11,2% sul fatturato annuo del settore». Secondo il Codacons, invece, ci sarà un crollo degli acquisti con un 15-20% in meno delle medie su cui si basano le previsioni. «A causa del caro petrolio la spesa per famiglia non supererà i 200 euro e solo il 50% dei potenziali acquirenti potrà permettersi di usufruire degli sconti estivi».
• Quali saranno i prodotti più venduti con i saldi?
L’Adoc punta sulle calzature, in aumento del 15% rispetto al 2007, e sull’abbigliamento sportivo, in rialzo dell’8%. In calo di un 20% l’abbigliamento di qualità medio-bassa qualità.
• Gli affari dei negozi di abbigliamento e calzature, finora, come sono andati?
Male, un po’ per il crollo dei consumi delle famiglie e un po’ per i lunghi giorni di maltempo che hanno segnato giugno. Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Federmoditalia, conferma questa analisi e aggiunge: «I mancati introiti dei nostri operatori potranno quindi essere recuperati solo in parte con i saldi estivi».
• I saldi, insomma, servirebbero ai negozianti per rifarsi di una stagione estiva nerissima.
Non è stata nera solo l’estate, ma tutto l’anno. Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio sono calate quest’anno del 2,3%. E il vero crollo si è registrato proprio per i beni non alimentari, diminuiti del 3,4%; per gli alimentari il calo è stato dello 0,8%. Gli italiani hanno rinunciato soprattutto a scarpe, borse e articoli da viaggio (-6,4%), abbigliamento e pellicceria (-5%), giochi, giocattoli, articoli sportivi e da campeggio (-4,9%), casalinghi (-4,2%), utensili per la casa (-3,4%), libri, giornali e riviste (-3,4%), gioielli e orologi (-2,8%), cosmetici (-2,7%). Ad essere abbandonati dai consumatori sono soprattutto i piccoli negozi (-4,1%), mentre la grande distribuzione registra un modesto aumento dello 0,3%. Le diminuzioni più significative hanno riguardato il Sud, le Isole e il Centro (rispettivamente -4 e -3,4%), ma arretrano anche Nord-Ovest (-0,9%) e Nord-Est (-1,3%). [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 2/7/2008]
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