4 aprile 1978
Tags : Aldo Moro, il sequestro e l’uccisione
Ventesimo giorno del sequestro Moro
• Comunicato numero 4 delle Brigate rosse. Nel plico, annunciato a vari giornali a Milano prima, poi a Genova e a Roma, un messaggio delle Br, una lettera di Moro al segretario della Dc Benigno Zaccagnini, un opuscolo con la Risoluzione della direzione strategica, che incita alla guerra civile e alla lotta clandestina. [Leggi “Fra Marx e la Meinhof il codice dei brigatisti”, dal Corriere della Sera]
• Moro chiede più esplicitamente uno scambio di prigionieri: «Sono un prigioniero politico che la vostra brusca decisione di chiudere un qualsiasi discorso relativo ad altre persone parimenti detenute pone in una situazione insostenibile. (...) Tener duro può apparire più appropriato, ma una qualche concessione è non solo equa, ma anche politicamente utile». A Zaccagnini ricorda «la reiterata e motivata riluttanza ad assumere la carica che tu mi offrivi e che ora mi strappa alla famiglia (...). Moralmente sei tu ad essere al mio posto, dove materialmente sono io». Nel loro comunicato i brigatisti scrivono che Moro parla a titolo personale, «la nostra intenzione è solo quella di processarlo». [Cds 5/4/1978]
• La Dc fa quadrato intorno a Zaccagnini e ribadisce subito il no alla trattativa, «con la morte nel cuore, con indicibile angoscia». In un breve comunicato consegnato al Popolo per la pubblicazione, il vertice del partito sottolinea le condizioni di assoluta coercizione nelle quali vengono scritti i documenti attribuiti a Moro: «Anche questa lettera non è moralmente a lui ascrivibile». Il presidente del Consiglio Giulio Andreotti alla Camera, tra gli applausi di tutti i deputati, si chiede «quale mai patteggiamento potrebbe essere tollerato verso gente le cui mani grondano di sangue?». Craxi incontra all’hotel Raphael l’avvocato Giannino Guiso, difensore di Renato Curcio. [Cds 5/4/1978, corriere.it]
• Fermato a Genova un giovane laureato in Filosofia, Giorgio Moroni, 27 anni. Fermati a Roma Rocco Ugo Bevilacqua, 30 anni, ex militante di Potere operaio, e Orietta Poggi, 29. [Cds 5/4/1978]