Arzello di Melazzo (Alessandria), 5 giugno 1975. Il corpo senza vita di Margherita “Mara” Cagol dopo il violento scontro a fuoco con i carabinieri nei pressi della cascina Spiotta, dove le Br tenevano prigioniero l’industriale Vallarino Gancia. Anche un carabiniere, l’appuntato Giovanni D’Alfonso, è ferito a morte
(a cura di Roberto Raja e Gregorio Taccola)
Mercoledì 11 giugno 1975
Muore l’appuntato Giovanni D’Alfonso
Martedì 10 giugno 1975
Un mazzo di rose per Mara Cagol
Lunedì 9 giugno 1975
Paura di un attentato all’ospedale di Acqui
Sabato 7 giugno 1975
Gravissimo l’appuntato D’Alfonso
Sabato 7 giugno 1975
Mara Cagol sepolta a Trento
Venerdì 6 giugno 1975
Margherita Cagol riconosciuta dalle sorelle
Venerdì 6 giugno 1975
Morta in combattimento o con un colpo di grazia?
Venerdì 6 giugno 1975
«Un fiore è sbocciato»: il comunicato delle Br
Giovedì 5 giugno 1975
I carabinieri cercano Gancia
Giovedì 5 giugno 1975
«Dalla Chiesa capisce che il covo è vicino»
Giovedì 5 giugno 1975
I carabinieri alla cascina Spiotta
Giovedì 5 giugno 1975
Il tenente Rocca e la donna alla finestra
Giovedì 5 giugno 1975
I brigatisti sparano e lanciano una bomba a mano
Giovedì 5 giugno 1975
«Sparava anche la donna»
Giovedì 5 giugno 1975
Una brigatista morta, tre carabinieri feriti
Giovedì 5 giugno 1975
Golfino beige, jeans sbiaditi, sandali rossi
Giovedì 5 giugno 1975
Mara Cagol con borsetta e mitra a tracolla
Mercoledì 4 giugno 1975
Mara Cagol fa rapire Vallarino Gancia
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